L’alluvione di Genova ci ha catapultato in uno stato di isteria collettiva dove il minimo preavviso meteorologico viene colto come allerta per calamità naturali. Se è vero che la prevenzione non fa mai male, c’è da rimanere basiti di fronte alla quantità di notizie che da giorni girano sulla probabilità di nuove alluvioni per il Nord Italia. Non appena i modelli hanno palesato una possibile fase instabile sul nostro paese, la macchina mediatica si è messa in azione per produrre notizie catastrofiche, basandosi su previsioni a scala regionale fatte oltre i 7 giorni. Tuttavia, occorre ricordarsi che l’affidabilità di una previsione decresce al diminuire della scala spaziale: su scala globale, ovvero oltre i 1000 km, si può fare una previsione fino a 10-15 giorni; per scale sinottiche, ovvero tra i 100 ed i 1000 km si scende già a pochi giorni, mentre per la mesoscala, ovvero le caratteristiche regionali, occorre aspettare necessariamente le 24 ore precedenti. Infine, per quanto riguarda i fenomeni estremamente localizzati, non esiste nessuna possibilità di previsione, se non la diretta osservazione, dato che le catene modellistiche non consentono di avere risultati in tempo utile.
Volendo capire l’evoluzione della prossima settimana dobbiamo considerare le mappe di previsione per tutto il Globo, dato che i modelli regionali non ci forniscono previsioni oltre le 72 ore. Il modello dell’istituto ISAC di Bologna permette di identificare la causa del peggioramento previsto: nella mappa sottostante è evidente una discesa di aria instabile dall’Atlantico (identificata dalla prima freccia viola da sinistra).
Tralasciando la dinamica del peggioramento, andiamo a valutare subito il campo delle precipitazioni previsto dallo stesso modello GLOBALE per la mattinata di Mercoledì. Nella mappa sottostante tocchiamo con mano i limiti della bassa risoluzione spaziale del modello: è evidente che, con questa grafica, non è possibile risolvere dettagli a scala regionale.
Voler fare una previsione utilizzando questo modello sarebbe equivalente al fare uno “zoom” sull’area Italiana, con conseguente perdita dei dettagli. La bassa risoluzione permette a malapena di riconoscere le regioni Italiane, dunque è praticamente impossibile poter formulare una previsione a scala regionale.
Sareste pronti a sostenere il riconoscimento di piogge intense nel riquadro in basso sull’immagine mostrata prima? Detto questo, la criticità della situazione che va prospettandosi per la prossima settimana è indubbia, ma di qui a prevedere alluvioni su Liguria o Piemonte ce ne passa…
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