Con lo spostamento della “perturbazione” Atlantica verso Est, la saccatura presente in quota sta perdendo il “carburante” necessario per un ulteriore movimento. Tuttavia, questo non significa che il rischio di nubifragi e mareggiate sia in attenuazione! La progressiva erosione dell’instabilità in alta quota darà luogo all’isolamento di una bassa pressione collocata inizialmente sul Nord-Africa, che si sposterà successivamente sulla Sicilia. In questo caso non possiamo riprendere le parole di un grande della meteorologia Italiana, Andrea Baroni, che ha più volte sottolineato come “le perturbazioni Africane sono insidiose: Si muovono senza avvertimenti e velocemente.”. Infatti, spesso sul territorio Algerino e Libico si formano dei sistemi di bassa pressione piuttosto inermi, che dispiegano il loro potenziale non appena toccano le acque calde del Mediterraneo Centrale (una delle zone con temperature superficiali più alte!).
La mappa sinottica mostra la formazione della bassa pressione in modo chiaro e preciso, mostrando la zona di contatto tra il fronte freddo (linea blu), proveniente dall’Atlantico e quello caldo dovuto al richiamo Sciroccale azionatosi ormai da giorni (linea calda). Come spesso succede in questi casi, la bassa pressione andrà a formarsi proprio nella zona di occlusione, ovvero un’area dove l’aria calda raggiunge il fronte freddo (linea viola).
Tuttavia, sebbene la struttura a larga scala mostri chiaramente la presenza di un minimo al suolo, non è ancora chiaro come e dove questo si posizionerà: le emissioni dei principali modelli vedono infatti la genesi di un pericoloso secondo minimo a Nord della Sicilia, fattore che potrebbe aumentare il rischio di mareggiate sulle Coste occidentali Siciliane.
Questa incertezza peserà molto sulla effettiva valutazione delle coste più interessate da forti venti e mareggiate, anche se alcuni punti fermi riguardano lo Ionio. Questo bacino sarà interessato da forti venti già dalla mattinata, mentre il mare raggiungerà onde che potranno superare anche i 7 metri. Una condizione estremamente pericolosa per il traffico marino.
Tra il pomeriggio e la sera di Venerdì la situazione critica si svilupperà invece a Nord della Sicilia, dove alcuni modelli intravedono la formazione di un minimo secondario (come già spiegato prima). Nel caso in cui questa previsione si avverasse, tutta la costa Nord-Occidentale Siciliana sarebbe interessata da forti venti, con raffiche fino 100-110 km/h, dovuti al transito del minimo verso Sud-Est (mappe sottostanti).
Le precipitazioni previste risentiranno dell’instabilità presente al Sud. La mappa degli accumuli previsti dai modelli dell’istituto ISAC di Bologna mostra valori compresi tra i 100 ed i 150 mm nelle zone già citate, ovvero Sicilia Settentrionale e Occidentale, anche se massimi di eguale intensità sono presenti sulla Calabria e, spostandosi a Nord, sul Friuli.
Vi raccomandiamo dunque di rimanere aggiornati sulle allerte promulgate dalla Protezione Civile: http://www.meteoam.it/?q=meteoalarm.
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