Il CNR lancia l’allarme!.. preoccupanti gli scenari futuri!
Secondo un recente studio del CNR sono sempre più critici i segnali del cambiamento climatico in Italia e la risposta del terreno all’anomalia delle precipitazioni sembra destare preoccupazione! Tant’è che i ricercatori hanno lanciano l’allarme desertificazione in Italia affermando che più di un quinto del nostro territorio è a rischio, di cui ben il 41% si trova al Sud. Questo fenomeno sta interessando aree sempre più estese nel mondo a causa dell’anomalia delle piogge che porta a precipitazioni meno frequenti ma concentrate in eventi più intensi in alcune aree o quasi del tutto assenti in altre.
Il terreno sempre più arido non sarebbe in grado di assorbire totalmente l’acqua ed aumenterebbe il rischio alluvioni che attualmente sono già in aumento a causa dell’inadeguatezza delle strutture costruite e dell’eccessiva cementificazione. Secondo le previsioni future più drammatiche dell’IPCC l’anomalia delle temperature dovrebbe aumentare tra i 4 ed i 6 gradi, con una significativa riduzione delle precipitazioni soprattutto estive. E infatti afferma Mauro Centritto, direttore dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr, che per il bacino del Mediterraneo tutto ciò “genererà forte aridità”.
Le regioni più a rischio secondo lo studio saranno parecchie e citando le parole dei ricercatori: “In Sicilia le aree che potrebbero essere interessate da desertificazione sono addirittura il 70%, in Puglia il 57%, nel Molise il 58%, in Basilicata il 55%, mentre in Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania sono comprese tra il 30 e il 50%”.