SAM e estensione dei ghiacci marini Antartici: quale profondo legame li lega?

Ecco cosa rivelano gli scienziati..

Studi recenti rivelano che la variabilità dell’estensione dei ghiacci marini e’ teleconnessa al pattern di variabilità climatica noto come Southern Annual Mode (SAM), anche conosciuto come Antarctic Oscillation (AAO), il quale descrive lo shift nord-sud dei venti occidentali che spirano intorno al continente antartico (e non solo). Cambiando la posizione dei venti occidentali, varia l’intensità e la posizione dei fronti freddi e dei sistemi temporaleschi alle medie latitudini, i quali giocano un ruolo fondamentale sulla variabilità delle piogge in Australia Meridionale. Un evento SAM positivo comporta uno shift dei venti occidentali verso l’Antartide, viceversa in caso di SAM negativo, i venti shiftano verso l’equatore. Ma che legame esiste tra venti e ghiacci?

Piu’ i venti shiftano verso l’Antartide, maggiore sarà l’estensione dei ghiacci marini, in quanto maggiore sarà il calore sensibile e latente sottratto agli oceani e di conseguenza le condizioni all’interfaccia aria-mare sono favorevoli alla formazione di ghiaccio marino. Questi processi giocano un ruolo fondamentale nelle zone di polynia, ovvero di formazione di acque dense, in quanto più’ sono intensi i venti catabatici, maggiore sarà il ghiaccio formatosi. Più’ ghiaccio si forma, più’ sale viene rilasciato alle masse d’acqua circostanti e più’ calore viene sottratto all’oceano, per cui l’acqua più’ fredda e più’ salata, diventata più’ densa delle masse d’acqua circostanti sprofonda e va ad ossigenare i bacini fino ad elevate profondità, andando a formare il ramo freddo del nastro trasportatore globale, noto anche come Conveyor Belt.