L’Osservatorio del Mare e del Litorale Costiero

Napoli, centro di eccellenza nello studio del mare!

A causa delle variazioni climatiche che hanno innescato l’aumento di eventi estremi, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare, l’aumento dell’erosione costiera ecc. ed anche a causa dell’aumento dell’inquinamento e della vulnerabilità dell’ambiente, incluso quello marino, la tutela e il monitoraggio di quest’ultimo diventa sempre più importante in tutto il mondo compresa l’Italia. Ecco che in Campania, da sempre affezionata al patrimonio marittimo, nacque circa un anno fa l’Osservatorio del Mare e del Litorale Costiero, un vero e proprio organo scientifico istituito col compito di definire una strategia per monitorare, tutelare, proteggere e valorizzare il patrimonio marino e costiero della Campania, stipulando un vero e proprio “Piano Regolatore del mare”.

Per valorizzare e proteggere Maltempo-19-10questi ecosistemi è necessario prima comprenderne le “falle”, dopodiché si può procedere cercando di eliminare le criticità. L’Osservatorio è stato istituito sulla base di un Protocollo di Intesa sottoscritto da differenti enti che si occupano di queste tematiche, su iniziativa della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, con il coordinamento della Direzione Marittima di Napoli.

Napoli-Stazione-MarittimaBen 11 partner aderiscono all’Osservatorio: la Capitaneria di Porto/Guardia Costiera-Direzione Marittima della Campania; l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”-Dipartimento di Scienze e Tecnologie; l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”-Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali ; l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”-Dipartimento Asia Africa Mediterraneo-Centro Jean Monnet sulla Tutela dei diritti dei migranti nel Mediterraneo; la Stazione Zoologica “Anton Dohrn”; il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)-Istituto per l’Ambiente Marino Costiero; l’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile); l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)-Sezione di Napoli “Osservatorio Vesuviano”; l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno; l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC); l’Autorità di Bacino Regionale Campania Centrale.

La forte adesione degli enti conferma quanto le tematiche sulla vulnerabilità dell’ambiente marino-costiero e sul monitoraggio, sulla tutela, sulla protezione e sulla valorizzazione di questi ecosistemi sia fondamentale per l’intero territorio italiano.

Articolo di Giusy Fedele del 30 Ottobre 2016 alle ore 15:39

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