L’avanzata del fronte caldo in Europa dopo il “grande freddo”

Addio al freddo! Le basse temperature che hanno caratterizzato l’ultima settimana in molte aree del centro Europa sono state letteralmente spazzate via dall’arrivo di un fronte di aria calda che è possibile identificare nella figura sottostante (linea rossa con semicerchi).

Immagine satellitare acquisita alle 10.45 e posizione dei fronti

Immagine satellitare acquisita alle 10.45 e posizione dei fronti

Da notare come la posizione del fronte in quota, quello che abbiamo rappresentato sulla mappa, sia più avanzata rispetto alla superficie, dove le temperature faticano ancora a salire, probabilmente a causa della presenza di coriacee inversioni termiche. Sul mare del Nord si nota già l’avanzata di un nuovo fronte freddo il cui arrivo è previsto per la notte tra martedì e mercoledì. 

L’animazione delle immagini satellitari acquisite tra la mattinata di lunedì e le prime ore di oggi (martedì) permette di identificare la spinta dell’aria calda che causa la formazione di copertura nuvolosa stratificata (il tappeto di nubi che lentamente si muove verso sud-est). Concentrandosi anche sulle temperature misurate alla superficie è possibile riconoscere un debole aumento delle temperature col tempo (oltre alla transizione tra neve e pioggia indicata dai simboli).

Animazione passaggio fronte caldo sul Centro Europa

Come già accennato prima, l’aria calda proveniente dal mare del Nord si è dovuta scontrare ieri notte con lo strato di aria molto fredda a contatto con il suolo, lascito della settimana trascorsa con temperature quasi sempre negative su gran parte del centro Europa. Per questo motivo il movimento del fronte di aria calda vicino alla superficie ha subito una notevole decelerazione dal momento del suo arrivo sulla terra.

Tale effetto è ben visibile se si considera la variazione della temperatura con la quota misurata in una località della Germania settentrionale. Analizzando il profilo di temperatura, umidità e dei venti misurato rispettivamente alle ore 6 di lunedì e di martedì è possibile notare come la temperatura (linea continua) sia aumentata mediamente di 5°C in medio-alta quota (frecce rosa). Vicino alla superficie, invece, l’aumento è stato più contenuto. Ne risulta una curva che si piega proprio nell’ultimo chilometro di atmosfera, un comportamento tipico delle inversioni termiche.

Radiosondaggi acquisiti a Bergen, Germania settentrionale a 24 ore di distanza

Radiosondaggi acquisiti a Bergen, Germania settentrionale a 24 ore di distanza

Inoltre la rotazione dei venti, segno dell’arrivo di una massa d’aria diversa, è visibile solo in uno strato compreso tra 1 e 4 km di altezza.

Ma perché succede questo? L’aria calda, essendo più leggera di quella fredda, tende a scorrere sopra quest’ultima, lasciando relativamente “libera” l’aria a contatto con la superficie, che è ulteriormente frenata dall’attrito.

Schema idealizzato di un fronte caldo

Schema idealizzato di un fronte caldo

 Insomma, la natura fornisce sempre degli spunti di discussione molto interessanti. 

Articolo di Guido Cioni del 15 Novembre 2016 alle ore 11:29

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