Grandi contrasti termici nell’emisfero boreale, quali segnali per l’inverno?

Dando un’occhiata alle temperature registrate nella prima parte del mese di novembre si nota un acceso contrasto tra il continente russo e le regioni artiche. In particolare, considerando i valori delle anomalie per la giornata odierna, ovvero le differenze tra il valore osservato e la media di riferimento, si individua un massimo sulle regioni artiche ed un minimo sulla Siberia.

Anomalia giornaliera delle temperature alla superficie per il 16 novembre

Anomalia giornaliera delle temperature alla superficie per il 16 novembre

Questa contrapposizione è ben presente anche se si considerano i dati relativi alla prima metà del mese mostrati di seguito. In questo caso lo scarto tra le temperature osservate e la media è di oltre 10°C sulle regioni artiche, mentre tocca i -10°C in Siberia. 

Anomalia delle temperature a 2 metri per la prima metà di novembre

Anomalia delle temperature a 2 metri per la prima metà di novembre

Queste anomalie termiche sono legate principalmente alla circolazione atmosferica che ha caratterizzato questo periodo. In particolare, le regioni artiche sono state interessate da alte pressioni più intese del normale, come mostrato dalle anomalie positive presenti nella figura sottostante. 

Anomalia della circolazione a 500 hPa di quota (circa 5500 metri) per la prima metà di novembre

Anomalia della circolazione a 500 hPa di quota (circa 5500 metri) per la prima metà di novembre

Sul continente Euro-Asiatico si faticano invece ad individuare delle anomalie consistenti. Occorre tuttavia notare che in questa area la presenza di coriacee alte pressioni può facilitare il raggiungimento di temperature più basse dato che viene massimizzata la perdita di calore per irraggiamento.

Potrà questa vasta area di temperature più basse della media influenzare la stagione invernale? Ovviamente rispondere a domande di questo tipo è molto difficile dato che non si può dare un dettaglio regionale su quello che sarà il tempo di qui a 4 mesi di distanza. Ci teniamo a far notare, però, che le previsioni delle temperature per il mese di dicembre elaborate dal modello climatico della NOAA, agenzia meteorologica statunitense, sono drasticamente cambiate con l’utilizzo di condizioni iniziali sempre più aggiornate.

Previsioni delle anomalie termiche per il mese di dicembre inizializzate in periodi successivi

Previsioni delle anomalie termiche per il mese di dicembre inizializzate in periodi successivi

Probabilmente il segnale “freddo” presente sulla Siberia che ha caratterizzato queste ultime settimane si è propagato all’interno del modello facendo emergere una persistenza di temperature più basse della media per quelle aree che già ora si sono raffreddate in modo consistente. 

Articolo di Guido Cioni del 16 Novembre 2016 alle ore 18:25

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