L’eterna battaglia tra bassa ed alta pressione sui cieli europei

Si scontrano mettendo in gioco un enorme quantità di energia senza emettere neanche un rumore. Stiamo parlando delle due aree di bassa ed alta pressione che da settimane si fronteggiano sui cieli europei. 

L’immagine satellitare della mattinata odierna permette di riconoscerle e di identificarne le caratteristiche basilari anche grazie all’utilizzo di una particolare scala di colori che distingue tra nuvole “alte” e “basse”. Partiamo dalla depressione presente sulle coste francesi occidentali: si tratta di un sistema proveniente dall’atlantico che si è intensificato nella notte dopo l’allontanamento del ciclone Nannette. Sul margine occidentale del sistema si nota la discesa di aria fredda, caratterizzata dalla presenza di nuvolosità sparsa e cumuliforme, che alimenta la crescita della bassa pressione. 

Immagine satellitare in falsi colori che identifica il terreno e la diversa altezza delle nuvole

Immagine satellitare in falsi colori che identifica il terreno e la diversa altezza delle nuvole

Muovendosi verso est si nota invece una transizione verso copertura nuvolosa più stratiforme caratterizzata da lunghi filamenti che seguono la direzione del vento in quota. Qui l’assenza di una decisa organizzazione dei venti fa emergere i fenomeni locali come le nebbie. Queste ultime sono ben visibili proprio grazie alla scala di colori che permette di distinguere nuvole alte (colori blu) da stratificazioni vicino al suolo (colori bianchi). La presenza dell’alta pressione, tra le altre cose, permette all’aria vicino alla superficie di raffreddarsi più velocemente per irraggiamento verso l’alto favorendo la formazione di inversioni termiche che successivamente causano la presenza della nebbia. 

Queste due aree di bassa ed alta pressione si fronteggiano proprio sull’Europa centrale, laddove si stanno osservando i fenomeni perturbati più intensi. Prendete, ad esempio, l’animazione delle precipitazioni rilevate dalla rete radar europea ed osservate come l’alta pressione riesca a far allontanare le precipitazioni verso nord proteggendo di fatto l’Europa orientale.

Animazione delle precipitazioni identificate dai radar europei sovrapposto all’altezza di geopotenziale a 500 hPa

Nelle prossime ore la bassa pressione “francese” si addentrerà sempre di più nell’entroterra cercando di rubare preziosi chilometri all’alta pressione russa.

Articolo di Guido Cioni del 21 Novembre 2016 alle ore 18:14

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