Dopo il 25 tornano le piogge e nevicate abbondanti sulle Alpi: accumuli localmente oltre 1 metro

Dopo l’incursione fredda che ha messo in ginocchio viticoltori ed agricoltori del centro Europa, ormai assuefatti alle temperature eccessivamente alte di inizio aprile, ecco che l’atmosfera sembra voler riproporre una evoluzione simile per i giorni successivi alla festività del 25 aprile.

I modelli di previsione iniziano infatti ad intravedere una nuova espansione dell’alta pressione sull’Atlantico che permetterebbe all’aria fredda proveniente dai paesi scandinavi di scendere fin sul Mediterraneo, come mostrato dall’immagine sottostante.

Temperatura e geopotenziali in quota previsti per il 27 aprile

Viceversa, sull’Europa orientale si innescherebbe il movimento opposto ovvero un trasporto di aria calda verso nord che è ben visibile nella stessa immagine. Il contrasto tra queste due masse d’aria è previsto svilupparsi proprio a ridosso del nostro paese, come mostrato dalla linea tratteggiata rossa.

È qui che si innescherà la formazione di una bassa pressione ben identificata nella carta sinottica che vi mostriamo di seguito: notate il simbolo “T” posizionato sulle regioni settentrionali.

Mappa sinottica di previsione per il 26 aprile

Il successivo movimento della bassa pressione verso sud favorirà l’insorgenza di piogge persistenti su tutte le regioni centro-settentrionali. Saranno però le Alpi a risentire maggiormente del peggioramento. La presenza di temperature abbastanza basse in quota permetterà alle precipitazioni di cadere sotto forma di neve non solo a quote di alta montagna (oltre i 1500 metri)

Data la persistenza delle precipitazioni gli accumuli nevosi sulla catena alpina potrebbero raggiungere, e localmente anche superare, il metro. La figura sottostante mostra l’altezza del manto nevoso prevista tra 5 giorni: notate i valori superiori al metro sulle Alpi centro-orientali ed, in particolare, sui versanti italiani.