Molti dei nostri lettori che risiedono nelle province di Milano e Bergamo avranno notato il temporale che si è formato nel primo pomeriggio della giornata di ieri. Nonostante non si sia trattato di un fenomeno particolarmente intenso vi sono alcune caratteristiche legate sia alla genesi che alla fase di dissipazione degne di nota.
Cominciamo questa brevissima analisi considerando l’animazione delle immagini satellitari che abbiamo pubblicato nella giornata di ieri sulla nostra pagina Facebook. Aguzzate la vista e concentratevi sui dintorni di Bergamo dove il sistema nasce intorno alle 2 di pomeriggio, spostandosi successivamente verso la città di Milano. Nell’animazione abbiamo riportato oltre all’immagine satellitare (visibile ed infrarosso) i venti misurati dalle stazioni al suolo e le fulminazioni rilevate.
Due sono le principali cose da notare:
Per quanto riguarda il primo aspetto sussiste il dubbio che il temporale si sia formato proprio grazie al contrasto tra venti provenienti da sud-est, come mostrato nell’immagine sottostante, ed una delle deboli brezze attive sulle regioni occidentali. L’arco di nuvole che presente nell’immagine satellitare è proprio formato a causa della spinta di questi venti.
Successivamente il temporale si è spostato verso sud, seguendo una traiettoria che lo ha portato a sfiorare la città di Milano. La figura sottostante mostra i massimi del rateo di precipitazioni (millimetri/ora) misurati nella giornata di ieri.
Da notare il massimo oltre 100 mm/h misurato nella città di Melzo, alla periferia di Milano, dove si è registrato anche un intenso calo delle temperature (dai 22°C prima del temporale a 14°C) e aumento dell’umidità relativa.
I venti sono un altro ingrediente fondamentale che ha condizionato la formazione ed il movimento del temporale. Per verificarlo è possibile dare un’occhiata all’ultima immagine, ovvero un diagramma che mostra sia l’intensità che la direzione dei venti al variare della quota. Sulla rosa dei venti (da 0 a 360 gradi di direzione) viene riportata una freccia che ha lunghezza pari all’intensità del vento (in km/h). Occorre concentrarsi solo sulla parte sinistra del grafico che rappresenta i venti fino a circa 12 km ai altezza. È possibile notare come i venti siano deboli e provengano da sud-est alla superficie ma cambino velocemente direzione ed intensità salendo di quota: a circa 7 km provengono da nord-ovest e sono quindi diretti verso sud-est.
Questo permette di interpretare il diverso movimento della sommità della nube temporalesca, che è stata trasportata velocemente verso sud-est, mentre il resto del sistema ha continuato a muoversi verso sud-ovest. Una caratteristica che è ben visibile sia dal satellite che dalle foto scattate alla superficie dove si riconosce la lunga fila di nuvole.
Località | T°C |
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Palermo | 32° |
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Siracusa | 31° |
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Ascoli Piceno | 30° |
Lecce | 30° |
Teramo | 30° |
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Rimini | 29° |
Località | T°C |
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Belluno | 21° |
Sondrio | 21° |
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