Emergenza siccità al centro nord: in alcune aree non piove da mesi

La persistenza dell’alta pressione sul Mediterraneo non ha causato solo il mantenimento di temperature ben più alte della norma ma anche la cronica assenza di precipitazioni su molte delle regioni centro-settentrionali.

Nell’immagine sottostante abbiamo messo a confronto la situazione osservata dallo spazio sulle nostre regioni centro-settentrionali a circa 1 mese di distanza (giugno 2016-2017). Nonostante si tratti di due immagini acquisite in situazioni completamente diverse per quanto riguarda-ad esempio-la concentrazione di aerosol in atmosfera o l’inclinazione dei raggi solari rispetto alla superficie, è possibile notare come nel 2017 le tonalità gialle siano molto più diffuse. 

Confronto tra le immagini satellitari in alta risoluzione della Toscana acquisite a circa 1 anno di distanza

Questo significa che l’area coperta da vegetazione è notevolmente diminuita quest’anno a seguito della mancanza di piogge in primavera e nell’avvio dell’estate. D’altronde, i dati appena pubblicati dall’istituto di scienze atmosferiche e del clima (ISAC) di Bologna hanno evidenziato come la primavera 2017 abbia chiuso con un deficit complessivo del 48% sul nostro paese: ha piovuto, quindi, poco più della metà di quanto atteso. La stagione primaverile è risultata la terza più secca in circa 200 anni di dati. 

Dando un’occhiata agli accumuli pluviometrici registrati a Pisa (Toscana) è immediato rendersi conto di come già da ottobre le piogge avessero scarseggiato. Se si considerano poi gli accumuli misurati tra gennaio e maggio la differenza tra i diversi anni è abissale. Per trovare un episodio piovoso “degno di nota” bisogna risalire a marzo.

Andamento dei cumulati mensili di pioggia nella città di Pisa (Toscana)

Purtroppo nei prossimi giorni la situazione non tenderà a migliorare. La persistenza dell’alta pressione sulle nostre regioni continuerà a favorire il mantenimento di temperature ben oltre la media, come mostrato dal grafico sottostante. Le precipitazioni previste fino alla fine di giugno sono pressoché nulle.

Previsioni probabilistiche per la città di Roma

Al momento non si intravedono segnali di cambiamento nel lungo termine: non resta che sperare in una inversione di tendenza.