Nella tarda mattinata di oggi un temporale si è sviluppato nelle zone interne della Toscana ed è successivamente “esploso” crescendo velocemente in dimensione e causando numerosi danni a causa delle forti raffiche di vento che si sono sviluppate alla sua base. Il video sottostante mostra chiaramente l’intensità delle raffiche di vento causate dal rovesciamento di aria fredda verso il basso ad opera del temporale.
Tuttavia, piuttosto che parlare dei danni, possiamo prendere spunto dal fenomeno per capire meglio come funziona questo particolare tipo di temporali. Quello di oggi può essere definito con un sistema convettivo alla mesoscala (MCS), in parole povere una vera e propria “collezione” di temporali singoli che, essendo vicini tra di loro, si organizzano in una struttura più estesa che si autoalimenta proprio grazie alla presenza dell’aria fredda scaricata verso il basso dai rovesci.
L’immagine satellitare delle ore 12 mostra bene i due temporali-uno centrato sulla Toscana, l’altro sull’Emilia-proprio nel momento in cui si stavano unendo. I dati provenienti dai satelliti ci permettono di stimare la temperatura alla sommità delle nubi, variabile che è mostrata dalla scala di colori. Notate come all’interno del temporale si siano raggiunti i -71°C!
Ma perché questa temperatura è così importante da meritarsi addirittura un canale del satellite?
In realtà un valore così basso non ci dice solo che l’aria in quel punto è molto fredda ma, dato che è associato ad un temporale, fornisce un’informazione indiretta sui moti verticali che sostengono il temporale e che in questo caso sono molto intensi. Quel “pixel” a -71°C è infatti sintomo di un volume d’aria che è stato letteralmente scaraventato verso l’alto dalle correnti ascensionali fino a condensare in goccioline di nube ed arrivare quasi al limite della troposfera, il livello più basso dell’atmosfera terrestre.
Da notare che questo valore stimato da satellite non è probabilmente molto lontano dalla realtà. Il profilo verticale di temperatura misurato dalla radiosonda lanciata alla mezzanotte dall’aeroporto di Bologna mostra infatti una massa d’aria fredda e secca in quota. Se si considera la temperatura di rugiada a circa 12 km di altezza è possibile notare come questo valore raggiunga proprio i -71°C.
Coincidenza? Non proprio.
Il dewpoint (o temperatura di rugiada) rappresenta infatti la temperatura alla quale l’aria dovrebbe essere raffreddata per condensare interamente il vapore acqueo ivi contenuto. Le nuvole sono, per definizione, costituite da un ambiente saturo, quindi non risulta difficile immaginare come il dewpoint misurato dalla radiosonda a circa 12 km di altezza possa essere associato ai valori rilevati ore dopo dal satellite.
Località | T°C |
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Palermo | 32° |
Foggia | 32° |
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Siracusa | 31° |
Ascoli Piceno | 30° |
Lecce | 30° |
Catanzaro | 30° |
Chieti | 30° |
Catania | 29° |
Pescara | 29° |
Località | T°C |
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