Maria si allontana verso il mare aperto dopo aver devastato Puerto Rico [IMMAGINI]

Dopo Harvey ed Irma ecco arrivato il turno di Maria. Stiamo parlando di un nuovo uragano che si è sviluppato lo scorso 16 settembre e si è velocemente intensificato una volta giunto nel mar dei Caraibi, probabilmente grazie alla presenza di acque superficiali molto calde. 

Particolarmente impressionante è stata la velocità con cui Maria ha raggiunto un sistema di categoria 5 (traccia viola nella figura sottostante): in poco più di 24 ore l’intensità dei venti che caratterizzano il sistema è infatti più che raddoppiata. 

Traiettoria osservata e prevista

Traiettoria osservata e prevista

Purtroppo molte delle isole caraibiche, in particolare St. Croix e Puerto Rico, si sono trovate lungo la traiettoria dell’uragano e gli effetti sono risultati devastanti. Di seguito abbiamo raccolto alcune testimonianze video e fotografiche che mostrano la potenza dei venti associati a Maria.

Dominica

Dominica

Dominica

Dominica

Puerto Rico

Puerto Rico

Puerto Rico

Puerto Rico

Dopo aver interessato Puerto Rico, ed esser diminuita in intensità a causa dell’attrito con la superficie dell’isola, Maria si è ora diretta verso mare aperto dove sta attraversando una nuova fase di intensificazione grazie alla presenza di acque ancora calde. Nel momento in cui è stata “scattata” l’immagine satellite che riportiamo di seguito Maria ha un minimo centrale di 959 hPa e raffiche che raggiungono i 220 km/h, un valore che noi riusciamo difficilmente anche ad immaginare. 

Immagine satellitare dell'uragano Maria

Immagine satellitare dell’uragano Maria

Ma cosa succederà nei prossimi giorni?

A complicare le elaborazioni dei modelli di previsione c’è un altro ex-uragano, José, ormai declassato a “semplice” tempesta tropicale ed attivo al largo delle coste nord-americane. Nei prossimi giorni Maria verrà infatti letteralmente “risucchiata” dalla circolazione indotta da José, spostandosi verso nord. Alcune previsioni, come quella che vi mostriamo nell’animazione sottostante, sembrano intravedere un possible coinvolgimento delle coste degli stati uniti anche se è ancora presto per poter trarre una conclusione.

Animazione delle previsioni dal modello globale ICON per quanto riguarda i due uragani Maria (in basso) e Jose (in alto)

Articolo di Guido Cioni del 21 Settembre 2017 alle ore 19:09

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