Neve in arrivo a dicembre? Evoluzione atmosferica ancora incerta…

Le ultime emissioni dei modelli di previsione continuano ad intravedere scenari invernali per gran parte del centro Europa e del nostro paese. Tuttavia, nonostante l’incursione di aria fredda sia inquadrata con buona precisione non è ancora chiaro dove farà comparsa la neve.

Per capire da dove arriverà il calo termico atteso per gli inizi dicembre basta dare una veloce occhiata alla mappa di previsione della corrente a getto, quel “fiume” di aria che scorre a velocità molto alte oltre i 15 km e determina l’evoluzione meteorologica nel nostro emisfero. Analizzando l’immagine sottostante si nota come sull’oceano atlantico i venti vengano deviati verso nord fino ad arrivare in Islanda, segno di un’alta pressione in espansione verso nord. Viceversa, sul centro Europa la corrente è costretta a scendere verso sud per bilanciare proprio la risalita in atto sull’oceano atlantico. Sarà questa discesa a favorire l’arrivo di aria fredda sulle nostre regioni. 

Previsione della disposizione delle correnti in alta quota

Ma quanto caleranno veramente le temperature?

Il diagramma mostrato di seguito permette di seguire l’evoluzione delle temperature a circa 1500 metri di quota per la città di Bologna secondo diversi scenari previsionali (linee colorate) confrontati con la media trentennale (linea rossa). Il calo termico dai 1-2°C attuali ai -4°C previsti a cavallo tra il primo ed il 2 dicembre risulta evidente. Tuttavia, già intorno al 2 dicembre si nota una differenza non trascurabile tra le diverse linee colorate, segno di una incertezza previsionale. Alcuni scenari identificano temperature in quota prossime ai -3°C mentre altri vedono un calo sotto i -6°C. 

Andamento delle temperature a circa 1500 metri di quota (pannello in alto) e delle precipitazioni nevose per la città di Bologna

Tali incertezze sono causate sia dall’utilizzo di un modello in bassa risoluzione che dalla bassa predicibilità atmosferica: in altre parole, lo stato futuro dell’atmosfera è affetto da una incertezza tale da precludere una previsione in alta risoluzione spaziale e temporale. Tale incertezza si ripercuote anche sulla previsione delle precipitazioni nevose, che sono rappresentate nel pannello inferiore della figura precedente. Notate l’escursione tra i 20 cm previsti da un singolo scenario e gli 0 previsti da un altro: quale previsione vi sentireste di assumere come veritiera? Purtroppo è una domanda alla quale oggi non si può ancora rispondere.

Certo è che la neve farà comunque la sua comparsa sui rilievi alpini ed appenninici, circostanza che ha sicuramente connotati positivi. Di seguito riportiamo una mappa che mostra una stima dell’accumulo nevoso previsto da oggi fino al 3 dicembre. Nonostante i quantitativi non siano poi così eccessivi (il massimo assoluto supera a malapena il mezzo metro) è interessante notare come vengano previste nevicate, oltre che sulle Alpi, su tutto l’Appennino centro-settentrionale e persino sui rilievi sardi.

Cambio nell’altezza del manto nevoso