Il Riscaldamento Globale non risparmia l’Antartide : negli ultimi 25 anni sciolti 3000 miliardi di tonnellate di ghiacci!

Allarmanti studi sul clima fanno emergere una perdita di ben 3000 miliardi di tonnellate di ghiaccio relativi all’Antartide con conseguenziale innalzamento del livello del mare di 7.6 mm.

Le varie tesi che sostengono che il Riscaldamento Globale non ha e non sta riguardando l’Antartide, continente dove sarebbe addirittura in  atto una contro tendenza dettata da un aumento dei ghiacci, sono completamente “smontate” da un recente studio di ricerca al quale hanno contribuito i ricercatori di 44 Paesi, Italia compresa, riuniti nel gruppo IMBIE (Ice Sheet Mass Balance Inter-Comparison Exercise). I risultati di tale studio sono stati pubblicati sulla rivista americana “Nature” e risultano davvero molto notevoli, nonchè allarmanti per il continente antartico. Nello specifico è lo studio più completo fatto finora sul bilancio di massa dei ghiacci che ricoprono l’Antartide. I dati dei satelliti hanno permesso di misurare con precisione l’aumento del tasso di fusione dei ghiacci e di constatare che l’accelerazione è stata particolarmente sensibile in alcuni settori dell’Antartide, ovvero sulla Penisola Antartica e soprattutto sulla parte occidentale dell’Antartide. In queste due grandi aree il ghiaccio si scioglie più velocemente, sia a causa della temperatura più alta del solito dell’aria, sia per le acque marine che risultano più calde rispetto alla norma.

Nello specifico sulla parte occidentale dell’Antartide le perdite sono passate da 53 miliardi di tonnellate all’anno (negli anni Novanta) a 159 miliardi di tonnellate all’anno dal 2012 in avanti. Sono difatti soprattutto gli ultimi 5 anni (dal 2012 al 2017) a destare maggiore preoccupazione in quanto sono quelli in cui la perdita media di ghiaccio all’anno è triplicata rispetto ai precedenti 20 anni, che avevano fatto segnare comunque deficit, ma non di simili portate.

Il processo di scioglimento, davvero notevole, dell’Antartide occidentale e della Penisola Antartica preoccupa i ricercatori perché gli strati di ghiaccio nelle due regioni fanno da “tappo”, mantenendo stabili i ghiacciai che si trovano sulla parte continentale dell’Antartide ed evitando che scivolino verso il mare. Una loro riduzione potrebbe quindi avere effetti pericolosi per l’integrità stagionale del resto dei ghiacci antartici.

L’andamento della dell’Antartide orientale ha bisogno invece di ulteriori studi e conferme, risulta infatti essere ancora in dibattito, ma si tratterebbe di una perdita di ghiacci comunque di minore entità rispetto alla parte occidentale.

Tutto ciò ha causato un conseguenziale innalzamento del livello del mare di 7.6 mm, un’ incremento che può sembrare minuscolo, ma pochi centimetri in più possono già causare seri problemi, soprattutto nelle aree dove le coste sono basse e più esposte alle maree. In basso troviamo un grafico che mette in relazione proprio lo scioglimento dei ghiacci antartici, nonchè il cambiamento di quantità degli stessi negli ultimi 25 anni, con l’aumento del livello del mare espresso in mm :

Variazione di quantità dei ghiacci antartici negli ultimi 25 anni, nelle varie aree con conseguenziale aumento del livello del mare. Fonte : IMBIE

Se tutto il ghiaccio dell’Antartide si sciogliesse, il livello dei mari aumenterebbe di ben 58 metri, con effetti catastrofici per il genere umano e non solo. Chiaramente siamo ancora lontanissimi da tutto ciò e prevedere nel dettaglio cosa accadrà nel lungo periodo non è affatto semplice, tuttavia diversi studi in materia sostengono che entro la fine di questo secolo l’aumento potrebbe essere già di 1 metro, aumento già sufficiente per comportare seri disagi e grandi danni economici sulle coste.