La breve parentesi primaverile che sta interessando le regioni del Centro-Nord da giorni sta per giungere al termine. Eppure, nelle ultime battute conclusive di questo peggioramento, l’instabilità sta dando il meglio di se, riversando ingenti quantità di piogge sulle coste delle Liguria e dell’Alta Toscana. La criticità della situazione era già stata evidenziata nella giornata di ieri dai principali modelli matematici che identificavano una linea di convergenza attiva nella primissima mattinata di oggi. Con questo termine si usa indicare una zona di venti deboli ove convergono masse d’aria con caratteristiche diverse. In questo caso la linea immaginaria (tratto rosso in figura) separava l’aria calda e umida in risalita da Sud-Ovest (dovuta al richiamo caldo del minimo in formazione) e l’aria più fresca e secca in discesa dai rilievi Liguri.
Il contrasto tra masse d’aria con caratteristiche diverse è tipico delle zone frontali: in questo caso l’aria calda è costretta, in quanto meno pesante, a scivolare sopra a quella più fredda, provocando la condensazione del vapore acqueo e la conseguente formazione delle piogge. A differenza dei fronti, che sono sistemi in movimento, la linea di convergenza è destinata a rimanere pressoché immobile. Inoltre, la condensazione e la produzione di piogge persistono fintanto che il flusso delle due masse d’aria rimane sostenuto. Ecco perché questi fenomeni vengono chiamati spesso “temporali autorigeneranti“: le nuove celle in formazione vengono alimentate da quelle vecchie in esaurimento e così via.. Questa catena di temporali può andare avanti per diverse ore (anche 24) provocando nubifragi ed accumuli eccezionali.
Numerosi modelli avevano intravisto l’evoluzione delle precipitazioni già nella tarda serata di ieri, come mostrano le mappe degli accumuli previsti per la mattinata.
La testimonianza più interessante è fornita dall’animazione delle immagini satellitari acquisite nella mattinata di oggi: focalizzando l’attenzione sulle coste Toscano-Liguri si notano dei sistemi nuvolosi pressoché immobili che accrescono molto velocemente la propria area di influenza.
Le prime precipitazioni sono cominciate intorno alle 5 di notte, come mostra il grafico della pioggia accumula alla stazione di Camaiore (LU), una delle località più colpite da questo peggioramento, con un valore complessivo di circa 126 mm.
In effetti, la mappa delle precipitazioni accumulate in tutta la regione mostra un massimo collocato proprio a ridosso di Camaiore e Seravezza (LU) dove si sono raggiunti i 123 mm.
In Liguria le piogge sono risultate più localizzate, in particolare nella provincia di La Spezia dove sono stati raggiunti i 110 mm di accumulo: la mappa delle precipitazioni registrate dall’ARPAL mostra il massimo (punto rosso) proprio in corrispondenza della città.
Oltre alle forti piogge sono state segnalate numerose trombe d’aria formatesi sul mare, che fortunatamente non hanno provocato danni.
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