Vortice Polare estremamente compatto: gli effetti sull’inverno

In questa prima fase dell’inverno abbiamo assistito a una marcata condizione di stabilità atmosferica su buona parte delle regioni delle medie latitudini dell’emisfero nord. Sul continente americano e sul continente euro-asiatico le correnti di matrice oceanica hanno determinato la presenza di temperature generalmente elevate per il periodo. Lo stesso è accaduto e sta accadendo in Europa dove pochi giorni fa in Norvegia, precisamente a Sunndalsora, si registravano 19°, su per giù la stessa temperatura che contemporaneamente si misurava a Palermo.

Questa condizione trova una sua origine nelle dinamiche che stanno caratterizzando il vortice polare. Si tratta di un’ampia area di bassa pressione posizionata sul Polo Nord che contiene al suo interno aria estremamente fredda. Questo vortice ruota su sé stesso in senso antiorario confinando al suo interno l’aria gelida delle alte latitudini. Quando, per differenti cause, il sistema depressionario si indebolisce, il vortice ruota più lentamente e lascia scorrere l’aria fredda in esso contenuta verso le medie latitudini.

Questo inverno è caratterizzato da un vortice polare notevolmente compatto che sta confinando l’aria gelida solo alle alte latitudini. In generale, un modo per stabilire la “forza” del vortice polare, è guardare i valori dell’AO (Artic Oscillation), un valore che indica la differenza di pressione tra le alte e le medie latitudini. Quando l’‘AO è negativo il vortice polare è instabile mentre quando l’AO è positivo il vortice è robusto e l’aria fredda si compatta sul Polo Nord.

A conferma di quanto affermato, in questa fase dell’inverno, per diversi giorni il valore dell’AO si è mantenuto positivo e pochi giorni fa ha raggiunto il picco di +4.

Un altro indicatore della forza del vortice polare è la temperatura che si registra in stratosfera. Chiaramente più bassa è la temperatura, più intenso è il vortice polare.

Il 3 gennaio una radiosonda ha misurato in stratosfera, a 25 km di altezza sull’Islanda, una temperatura record di -96 °, la più bassa degli ultimi 40 anni.

Dunque, un vortice polare così intenso, determinerà anche per i prossimi giorni condizioni generalmente stabili sulle regioni alle medie latitudini dell’emisfero nord, con temperature che si manterranno diffusamente superiori rispetto alle medie climatologiche