La stabilità da molti invocata è finalmente arrivata. Nonostante l’istantanea da satellite del nostro paese mostri ancora una nuvolosità sparsa sui rilievi, le condizioni sulle spiagge e sulla maggior parte delle regioni sono ormai in miglioramento rispetto a quelle dei giorni scorsi.
D’altra parte, questa vivace Estate 2014 ci ha abituato ad una estrema dinamicità, che può portare cambiamenti “estremi” anche nel giro di pochi giorni. Viene quindi naturale chiedersi:
“Quanto durerà?”
I principali modelli di calcolo sono concordi nell’identificare una moderata espansione verso Nord dell’Anticiclone “Africano”, ovvero quella massa d’aria calda e stabile che staziona in alta quota (occorre fare questa precisazione dato che al suolo l’aria è molto instabile) sul Nord Africa. Nei prossimi giorni l’Alta pressione “Africana” tenderà ad uniformarsi con quella presente sulle Azzorre, formando un unica “banda”, estesa dall’Atlantico fino alla Russia. Dal corretto posizionamento di questa Alta Pressione, nonché del Vortice depressionario posizionato sull’Inghilterra, dipenderà l’evoluzione della prossima settimana. Ecco perché risulta utile fare un confronto tra le previsioni elaborate dai due principali centri di calcolo. Il modello Americano GFS identifica la formazione di una “barriera” Anticiclonica, estesa su tutto il Mediterraneo, per il prossimo Lunedì. Questa configurazione barica riuscirebbe a proteggere l’area Mediterranea da eventuali impulsi perturbati provenienti da Ovest, relegando l’instabilità all’Arco Alpino.
Dello stesso avviso è il modello del Centro Europeo (ECMWF) che, tuttavia, prevede un Antiticlone molto più esteso verso Nord, molto probabilmente a causa di un vortice “Inglese” più debole ( a questo proposito confrontate i colori e la disposizione delle isobare sulla Gran Bretagna nelle due previsioni).
Queste configurazioni leggermente differenti potrebbero però portare a condizioni molto diverse nel lungo termine. Il modello Americano intravede uno spostamento verso Est della bassa pressione, ed una conseguente “erosione” dell’Alta pressione. Tale evoluzione sposterebbe verso Sud la linea dell’instabilità, favorendo una graduale estensione dei fenomeni perturbati alle regioni del Nord. Tuttavia, le regioni Centro-Meridionali dovrebbero essere ancora protette dall’Alta pressione.
Viceversa, l’eccessiva estensione dell’Anticiclone Africano, prevista dal modello del centro Europeo, indebolirebbe l’Alta pressione proprio in sede Mediterranea, dando la possibilità alle perturbazioni di guadagnarsi un canale di discesa verso l’Italia.
Bisogna però sottolineare, anzitutto, che si tratta di una proiezione a lungo termine (quasi 10 giorni), dunque ancora passibile di modifiche nelle prossime emissioni. Inoltre, la “falla” che si verrebbe a creare nel dominio Anticiclonico, si collocherebbe troppo ad Est per avere il tempo di intensificarsi e condurre verso un guasto duraturo.
Dunque occorrerà attendere le prossime corse modellistiche per avere un’idea della vera evoluzione della prossima settimana e per Ferragosto.
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