L’ultimo rapporto sul clima del 2019 dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) evidenzia che l’ultimo lustro di anni (2015-2019) è stato il più caldo mai registrato da quando esistono le rilevazioni strumentali della temperatura, ovvero da fine ‘800…
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) ha appena pubblicato il rapporto sul clima del 2019, anno che ha chiuso il lustro (2015-2019) come il più caldo mai registrato su scala globale da quando esistono le rilevazioni strumentali della temperatura, ovvero da fine ‘800. L’annuncio è avvenuto in occasione del 50esimo anniversario della “Giornata della Terra”. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha evidenziato come negli ultimi 50 anni il cambiamento climatico ha accelerato nettamente, fino a raggiungere il picco negli ultimi 5 anni.
A livello europeo il 2019 è stato l’anno più caldo con un’anomalia di +1.2°C al di sopra della media, anomalia che ha superato leggermente anche quelle relative agli anni 2014, 2015 e 2018 che detenevano i precedenti primati.
Per il nostro continente europeo, inoltre, 11 dei 12 anni più caldi di sempre, da quando sono iniziate le rilevazioni strumentali ufficiali della temperatura, si sono verificati dopo il 2000.
A livello globale si è evidenziato come dagli anni ’80 ogni decennio è risultato sempre più caldo rispetto al precedente: basti pensare che nel 1970 la temperatura media globale era di +0.24°C più alta rispetto all’era pre-industriale, mentre oggi l’anomalia è salita a ben +1.1°C.
Nel prossimo lustro, ovvero tra il 2020 e il 2024, secondo le proiezioni dei modelli elaborate sulla base dei dati del WMO Lead Centre for Annual to Decadal Climate Prediction, le temperature medie globali potrebbero raggiungere nuovi record, specialmente alle alte latitudini e sulle terre emerse.
Ma la temperatura è solo uno degli indicatori climatici: bisogna infatti considerare anche i livelli di CO2, il riscaldamento e l’acidificazione degli oceani, l’innalzamento del livello dei mari, il bilancio dei ghiacci artici e antartici. Secondo il rapporto sul clima globale, negli ultimi 5 anni tutti questi indicatori hanno mostrato segni di accelerazione. Per quanto riguarda i livelli di CO2 nello specifico sono del 26% più alti rispetto al 1970.
Il segretario generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) Petteri Taalas mette in evidenza che “Il cambiamento climatico potrebbe danneggiare il benessere dell’umanità, degli ecosistemi e delle economie per i prossimi secoli. Dobbiamo mostrare la stessa determinazione e unione sia nella lotta contro il Covid-19, che in quella contro il cambiamento climatico. Dobbiamo agire insieme nell’interesse della salute e del welfare dell’umanità, non solo per le prossime settimane o mesi, ma per le prossime generazioni”.
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