La salvezza delle api parte dal Molise: ne ospiterà 5 milioni

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Nuovi 142 alveari sono stati collocati tra i terreni di agricoltura biologica, in un progetto che coinvolge piccoli borghi tra Molise e Abruzzo.

Dal progetto Apiario di Comunità di Castel del Giudice, in provincia di Isernia, parte l’iniziativa per la conservazione dei preziosi insetti impollinatori, che grazie al coinvolgimento di 30 apicoltori produrrà al contempo miele di millefiori biologico tra Molise e Abruzzo. Nei giorni scorsi sono stati collocati 142 alveari tra i meleti in via di fioritura dell’azienda agricola biologica Melise, nata dal recupero di terreni abbandonati. L’iniziativa fornirà una nuova casa a 5 milioni di api, una specie oggi a rischio di estinzione, responsabile della produzione di un terzo del cibo destinato al consumo globale.

L’impollinazione è “un’operazione” fondamentale e compatibile con l’agricoltura biologica, che preserva la tutela del territorio e gli equilibri della biodiversità, a scapito dell’uso di pesticidi e metodi di coltivazione non eco-sostenibili. Le api sono peraltro indicatori di salubrità e qualità dell’ambiente, pertanto la loro presenza e attività sul territorio si colloca in uno scenario lontano da fonti di inquinamento, che rispetta la natura e allo stesso tempo si rivela efficiente fornendo un prodotto di sicuro. “Con le api nei meleti diamo anche una risposta concreta al dibattito in corso a livello nazionale sulla relazione tra apicoltura e agricoltura”, afferma Simone Gentile, direttore dell’azienda Melise, “una relazione che deve essere di complicità e collaborazione, come dimostrano i vantaggi che gli insetti impollinatori hanno su tutto il settore della produzione agroalimentare”.

L’impollinazione dei meleti avrà luogo alla fioritura, prevista a giorni, con migliaia di api che per circa 20 giorni si occuperanno di una grande varietà di fiori. Nel frattempo altri alveari saranno collocati nelle campagne tra le province di Chieti, l’Aquila, Isernia e Campobasso. Una missione virtuosa che, oltre a valorizzare i piccoli borghi italiani, dimostra una possibilità di rinascita per la natura e il mondo stesso.