Primo quadrimestre del 2020 più secco della norma, segnatamente al nord e sulle regioni centrali e meridionali tirreniche, con deficit anche superiori al 60%. Piogge oltre la norma solo su alcune regioni adriatiche, con surplus pluviometrici localmente anche oltre il 65%.
I primi 4 mesi del 2020 si sono contraddistinti certamente non per precipitazioni abbondanti sull’Italia, anzi tutt’altro: al 30 aprile 2020, su gran parte della nostra Penisola, è caduto un quantitativo di pioggia nettamente inferiore rispetto alla norma, suggerita dalle rispettive medie climatiche su base trentennale (1971-2000 o 1961-1990), a causa di configurazioni sinottiche, abbastanza frequenti, contraddistinte dalla presenza di campi di alta pressione. Tali deficit pluviometrici risultano pronunciati soprattutto al nord e sulle regioni centrali e meridionali tirreniche, mentre su alcune regioni adriatiche si registrano surplus pluviometrici localmente anche netti, dovuti alla maggiore esposizione alle irruzioni più fredde nord-orientali che, nell’ultima decade di marzo e primissimi giorni di aprile, hanno interessato la nostra Penisola, apportando effetti in termini precipitativi soprattutto sulle estreme regioni meridionali e su quelle del versante adriatico, ove si è registrata addirittura il ritorno della neve fino a quote molto basse in un paio di occasioni.
E’ da rimarcare che i deficit pluviometrici del nord e delle regioni tirreniche risultavano ancora più marcati prima dell’ultima decade di aprile, la quale si è contraddistinta per l’arrivo di alcune perturbazioni atlantiche che sono riuscite a distribuire qualche preziosa precipitazione soprattutto sulle regioni settentrionali e tirreniche, tuttavia ancora non sufficienti per andare ad annullare o ridurre fortemente deficit pluviometrici così pronunciati, distribuiti sull’intero quadrimestre.
Ma andiamo a scoprire tutti i dettagli relativi all’accumulo pluviometrico totale di questi primi 4 mesi del 2020, servendoci di alcune stazioni meteorologiche online della Rete Meteonetwork. e, per quanto riguarda quella relativa a Napoli, servendoci della stazione dell’Osservatorio Meteorologico Federico II, online sulla Rete Campanialive.it. Nello specifico abbiamo estrapolato i dati pluviometrici di 12 stazioni meteorologiche (4 per il nord, 4 per il centro e 4 per il sud), andando a calcolare il corrispondente deficit o surplus in termini percentuali rispetto al quantitativo totale di precipitazione che sarebbe dovuto cadere secondo la norma, suggerita dalle medie climatiche 1961/1990 o 1971/2000:
Come possiamo notare, dalla tabella allegata, ben 10 stazioni meteorologiche su 12 registrano deficit pluviometrici, in molti casi anche netti come il caso del nord Italia e delle regioni tirreniche centro-meridionali. Nello specifico deficit pluviometrici fino al –62% si registrano a Venezia e a Roma, -54/55% a Firenze e Napoli, -41% su Ancona. Deficit pluviometrici meno pronunciati si registrano all’estremo sud con il -35% su Bari e il -11,73% su Catania. Precipitazioni oltre la norma, con surplus anche oltre il 60%, su Abruzzo e Molise: nello specifico Pescara ha chiuso il primo quadrimestre del 2020 con un +69,91%, mentre Campobasso con un +20,85%.
Località | T°C |
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Foggia | 32° |
Palermo | 32° |
Bari | 31° |
Siracusa | 31° |
Chieti | 30° |
Ascoli Piceno | 30° |
Lecce | 30° |
Teramo | 30° |
Catanzaro | 29° |
Rimini | 29° |
Località | T°C |
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Aosta | 19° |
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Belluno | 21° |
Sondrio | 21° |
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