Il vortice depressionario arrivato oltre 4 giorni fa (nella notte tra Domenica e Lunedì) sembra non voler mollare la presa. Dopo aver attraversato tutta Italia in meno di una giornata, si è stabilizzato nell’Adriatico Meridionale, continuando a stazionare nelle stesse zone per giorni. In una situazione di questo genere, l’aria attratta verso il minimo (che agisce come un “aspirapolvere”) può assumere direzioni potenzialmente pericolose. In particolare, tra ieri ed oggi, si è instaurata una circolazione che convoglia le masse d’aria in discesa dalle Alpi Dinariche (freccia in alto) verso Sud-Est, sfruttando la barriera Appenninica. Questo movimento, oltre ad indurre un’accelerazione del vento, permette all’aria di caricarsi di umidità in quanto il tragitto si svolge sul mare aperto, ove hanno luogo scambi di calore tra atmosfera e acqua. Una volta arrivata sul Gargano, l’aria si trova ad impattare contro un ostacolo che la costringe a cambiare improvvisamente direzione, fatto evidenziato dalla linea rossa in figura (notate il cambiamento nelle piccole frecce che indicano la direzione del vento prevista).
Come abbiamo già spiegato più volte, il cambiamento improvviso di direzione può dar luogo all’accumulo di vapore acqueo, e quindi alla formazione di fenomeni intensi e duraturi, che non si esauriscono fino a quando non cessa l’apporto di aria umida. Per questo, da poche ore, e anche nella giornata di ieri, si sono instaurati numerosi temporali proprio sul Gargano, fenomeni intensi che non sembrano voler ancora cessare.
Fortunatamente, i fenomeni più intensi sono rimasti in mare, anche se le zone costiere hanno misurato accumuli di notevole importanza. Analizzando la mappa delle precipitazioni previste è evidente un massimo di 60 mm nella zona di Rodi, Peschici e Vieste, mentre le temperature sono crollate fino a 14°C.
In effetti, numerosi modelli inizializzati nella serata di ieri avevano già evidenziato il rischio di nubifragi per le stesse zone: qui sotto vediamo un confronto della precipitazione prevista in 3 ore dai modelli MOLOCH e LaMMa, che entrambi rilevano massimi oltre i 60-70 mm.
Numerose testimonianze fotografiche riportano la situazione disastrosa che si registrava ieri nelle zone interessate dalle piogge torrenziali.
Località | T°C |
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Palermo | 32° |
Foggia | 32° |
Bari | 31° |
Siracusa | 31° |
Ascoli Piceno | 30° |
Lecce | 30° |
Catanzaro | 30° |
Chieti | 30° |
Catania | 29° |
Pescara | 29° |
Località | T°C |
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Aosta | 19° |
Belluno | 20° |
La Spezia | 21° |
Sondrio | 22° |
Savona | 22° |
Biella | 22° |
Udine | 23° |
Lecco | 23° |
Bergamo | 23° |
Gorizia | 23° |