La “Situazione di blocco” e le ripercussioni sull’Italia

Inizia oggi il 2° capitolo del nostro dossier sulle tipologie di perturbazioni. Dopo aver parlato, largamente, nel 1°capitolo delle maggiori figure bariche che interessano l’Italia, ora è la volta delle configurazioni minori,o meglio delle configurazioni che si presentano con minor frequenza sul nostro Paese. Iniziamo con la “Situazione di blocco”.

La “Situazione di blocco”

La “situazione di blocco” è una particolare conformazione del campo barico, sul comparto Europeo, che inibisce il moto zonale delle perturbazioni alle nostre latitudini. Questa situazione, favorisce lo stallo delle aree depressionarie sul Mediterraneo,e quindi sull’Italia, e quindi anche il maltempo duraturo per diversi giorni.

La "Situazione di blocco" e le ripercussioni sull'Italia - Pioggia su Palermo

La “Situazione di blocco” e le ripercussioni sull’Italia – Pioggia su Palermo

Dinamica

Perchè “Situazione di blocco” ?

Il “blocco” avviene a causa delle correnti in quota, e la configurazione che resta “bloccata” è una vasta depressione mediterranea. La configurazione è caratterizzata al suolo da un vasto minimo di bassa pressione sul Mediterraneo centrale. In quota, è presente una fascia di venti, di forte intensità disposta lungo la direzione dei meridiani,cioè perpendicolarmente alla direzione di spostamento della perturbazione.

La "Situazione di blocco" e le ripercussioni sull'Italia -  Schema delle correnti in quota e posizione del fronte polare

La “Situazione di blocco” e le ripercussioni sull’Italia – Schema delle correnti in quota e posizione del fronte polare

Le “correnti a getto”,( venti che spirano a grandi velocità,situati a circa 10000 metri di altezza ), sono orientate dal comparto “Nord-Atlantico” verso la Francia e la penisola Iberica. Ciò porta ingenti quantità di aria umida ed instabile dalle latitudini del Mare del Nord, verso le latitudini dell’Africa settentrionale fino ad arrivare ai confini del deserto del Sahara. Per tutta risposta, un altro ramo della  “corrente a getto” convoglia aria umida presente sul Golfo della Sirte verso la nostra penisola, dove incontra le Alpi e gli Appennini, che fungono da barriera. Questo sbarramento (effetto stau), impone un sollevamento forzato in quota, dell’aria umida,che inizia a condensare ed a formare estesi banchi nuvolosi, carichi di pioggia che “innaffieranno” il nostro Paese per svariati giorni.

Zone interessate, precipitazioni e durata

Questo tipo di configurazione, molto frequente soprattutto in autunno, “abbraccia” generalmente la maggior parte delle regioni Italiane, strizzando l’occhio soprattutto alle due isole Maggiori, la fascia Tirrenica, con la zona delle Cinque Terre,Riviera Ligure e Toscana in primis e la pianura Padana. Giusto per curiosità, la storica alluvione di Firenze del 4 Novembre 1966 è stata causata da questo tipo di configurazione, come anche l’alluvione di Torino del Novembre 1994.

La "Situazione di blocco" e le ripercussioni sull'Italia - Un istantanea dell'alluvione dii Firenze del 4 Novembre 1966

La “Situazione di blocco” e le ripercussioni sull’Italia – Un istantanea dell’alluvione dii Firenze del 4 Novembre 1966

Le precipitazioni sono intense e durature, capaci di far registrare valori da record ai pluviometri, a volte possono presentarsi anche sotto forma di rovescio o temporale, specialmente all’avvicinarsi della stagione fredda.

Come detto in precedenza,questo tipo di configurazione dura diversi giorni, partendo da un minimo di 3 fino ad arrivare anche ad un intera settimana.

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Articolo di Gaetano Genovese del 09 Settembre 2014 alle ore 15:40

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