Con l’avvicinarsi della stagione Autunnale (la stagione Astronomica inizierà il prossimo 23 Settembre) aumentano le probabilità per la comparsa di piogge sostenute. Nei mesi che separano Settembre dall’Inverno meteorologico, il Mar Mediterraneo risulta caratterizzato ancora da acque superficiali ancora calde, che tendono a cedere più facilmente vapore acqueo alle masse d’aria che vi scorrono sopra. Per questo motivo, i nubifragi tendono a verificarsi più probabilmente in questa stagione, che viene considerata da sempre la più piovosa. Nei prossimi giorni la zona Mediterranea si troverà sotto l’azione di una vasta area di bassa pressione, presente sulle coste Nord-occidentali Europee, e dell’anticiclone Russo. La netta divisione tra queste due figure bariche produrrà una “spaccatura” proprio a ridosso delle nostre regioni. Tale zona di contrasto è ben evidente nelle mappe di pressione al suolo prevista per Venerdì, come una area dove le isobare (le linee nere di egual pressione in figura) si addensano, ovvero sono più fitte.
Dato che il vento, in prima approssimazione ed in assenza di ostacoli quali montagne, scorre seguendo le isobare, è facile immaginarsi come tale configurazione implichi l’instaurarsi di un lento, ma efficace, vento di Scirocco su tutto il Tirreno. Un flusso che permetterà all’aria calda e secca proveniente dalle coste Nord-Africane di caricarsi di umidità durante tutto il tragitto. D’altra parte, la presenza di un’Alta pressione sulle regioni Settentrionali (diretta conseguenza dell’interazione del flusso con le Alpi) condizionerà la discesa di un vento di Tramontana sulla Liguria di Ponente.
L’incontro tra questi due flussi, con direttrici completamente diverse, potrebbe creare le condizioni favorevoli allo sviluppo dei cosiddetti fenomeni autorigeneranti (dei quali abbiamo già parlato in diversi articoli), ovvero temporali destinati ad auto-alimentarsi tramite la convergenza di due masse d’aria con direzioni diverse. Nonostante non siano ancora disponibili le previsioni relative ai modelli in alta risoluzione, piogge forti sono previste già a scale molto più grandi, come evidenziato dalle mappe del modello LaMMa mostrate di seguito.
Giovedì tutta la Liguria potrebbe assistere a forti piogge (fino a 100 mm di accumulo in 24 ore), soprattutto sul versante Genovese.
Venerdì, quando la linea di convergenza dovrebbe raggiungere il maggior potenziale “energetico”, i fenomeni si concentreranno sulla riviera di Levante, fino ad interessare la Toscana Settentrionale.
L’alta probabilità dello sviluppo di temporali è indicata anche dai valori dell’indice CAPE, vicini al fondo scala.
Non resta quindi che aspettare le prossime emissioni dei modelli per valutare la pericolosità di questa configurazione.
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