Calo termico previsto per la prossima settimana, tutta colpa di Gonzalo…

Abbiamo più volte sottolineato come gli Uragani possano influenzare l’evoluzione meteorologica Europea, nonostante si formino e passino la maggior parte del loro ciclo vitale a migliaia di chilometri dalle nostre regioni. Questa apparente contraddizione è dovuta sia alla natura intrinseca di questi sistemi, grandi accumulatori e dissipatori di energia Atmosferica, sia alle caratteristiche della circolazione globale. I cicloni tropicali tendono infatti a formarsi a latitudini tropicali, per essere successivamente sospinti verso Ovest. In caso di sistemi abbastanza intensi, può succedere che, nella loro successiva risalita verso Nord, dovuta alla presenza dei continenti, vengano deviati verso Est, puntando il continente Europeo. Sembra essere questo il destino di Gonzalo, l’ultimo uragano “sfornato” dalle acque dell’Oceano Atlantico.

Analizzando la previsione del modello Americano per questa Domenica, possiamo notare la prima apparizione di Gonzalo all’estremità occidentale della mappa Euro-Atlantica mostrata qui sotto.

Mappa di previsione dei geopotenziali a 500 hPa e della pressione al suolo per Domenica

In questo momento, l’Uragano possederà ancora la maggior parte del suo potenziale energetico, che fortunatamente sfogherà in mare aperto. Tuttavia, nel giro di pochi giorni, mentre si realizzerà la perdita delle sue caratteristiche tropicali, attraverserà l’Atlantico, buttandosi a capofitto nella vasta depressione presente a Nord della Gran Bretagna, raccogliendo tutta l’aria fredda proveniente dalla Groenlandia.

Mappa di previsione dei geopotenziali a 500 hPa e della pressione al suolo per Martedì

Successivamente, quelli che saranno ormai i resti di Gonzalo, aspireranno l’aria fredda rimanente, portandola a tutta velocità verso Germania e Polonia. Tutto questo basterà per favorire la formazione di una debole “bolla” di aria fredda, che si spingerà sempre più verso il Mediterraneo.

Mappa di previsione dei geopotenziali a 500 hPa e della pressione al suolo per Mercoledì

In questa situazione si innesta dunque un calo delle temperature, che avverrà a partire da Martedì, ed interesserà soprattutto le regioni Settentrionali, come mostra l’immagine seguente. Nel più estremo degli scenari, si potrà passare dai 14°C presenti in quota al momento, ai 5°C di Mercoledì prossimo.

Evoluzione della temperatura a circa 1500 metri di quota per due località del Nord e Sud Italia

Tuttavia, data la lunga gittata temporale della previsione, occorre aspettare ancora numerose conferme per poterne garantire l’affidabilità. Un piccolo spostamento nella traiettoria intrapresa da Gonzalo potrebbe cambiare completamente l’evoluzione finale. Ci teniamo comunque a sottolineare che tale evento non avrebbe niente di eccezionale o anomalo. Si tratterebbe di una “spinta” per rientrare in temperature più consone al periodo. Chi parla di piogge torrenziali o trombe d’aria a più di una settimana di distanza….lo fa per pubblicità!