L’impetuosa forza di Alexandra: venti da Uragano e neve a bassa quota

Alexandra. E’ così che l’istituto meteorologico tedesco (l’unico organo preposto alla denominazione dei cicloni in Europa) ha battezzato l’intenso ciclone extra-tropicale che si è andato a formare nella mattinata di oggi di fronte alle coste della Groenlandia. Una genesi che era stata evidenziata da giorni nelle uscite dei principali modelli numerici di previsione meteorologica. Tuttavia, nonostante la previsione estremamente accurata, il ciclone non ha mancato di stupire gli appassionati di tutto il mondo, ed in particolar modo quelli Europei.

Venti alla superficie nell'ultima analisi disponibile

Venti alla superficie nell’ultima analisi disponibile

Alexandra ha raggiunto ormai una pressione stimata intorno ai 950 hPa, un valore di tutto rispetto se si pensa agli oltre 1000 presenti sul Mediterraneo. Ma sono i venti osservati ad impressionare. I dati provenienti dai satelliti, che sfruttano la riflessione delle microonde sulla superficie marina, hanno elaborato indirettamente la velocità del vento in superficie. Nella mattina di oggi, come mostra la mappa seguente, in alcune zone a sud della Groenlandia sono stati superati gli 80 nodi, che corrispondono approssimativamente a 150 km/h. Si tratta di intensità paragonabili a quelle di un uragano di categoria 2-3.

Venti calcolati da osservazioni satellitari

Venti calcolati da osservazioni satellitari

Forti raffiche di vento si sono scatenate sull’Islanda, ma soprattutto sulle Isole Britanniche, dove la stazione posta sulla cima Scozzese di Cairngorms, a 1245 metri di altezza, ha registrato una raffica massima di ben 174 km/h.  Seguono i 159 km/h di Aonach Mor, a 1130 metri di quota, e i 100 km/h diffusi su tutta la parte Nord-Occidentale, come ben rappresentato dai colori nell’immagine seguente. 

Venti massimi registrati sulle Isole Britanniche nella giornata odierna

Venti massimi registrati sulle Isole Britanniche nella giornata odierna

Ma il vento non è stato l’unico protagonista di questi giorni. Infatti, la tempesta ha portato (e porterà ancora) un netto abbassamento delle temperature, grazie al trascinamento di aria fredda dalla Groenlandia verso Est. Per questo motivo si sono create le giuste condizioni per la ricomparsa della neve sulle cime delle Highlands. In collina ed in pianura la neve non è riuscita ad imbiancare il paesaggio, anche se in alcune zone si sono verificati brevi episodi nevosi. Molto suggestive le foto pubblicate su internet.

Neve sulla cima del "Beinn a Glo"

Neve sulla cima del “Beinn a Glo”

Blizzard oggi sulle Highlands

Blizzard oggi sulle Highlands

 

Articolo di Guido Cioni del 09 Dicembre 2014 alle ore 20:41

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