Ormai ci siamo: la stagione invernale sta FINALMENTE portando il suo contributo anche in Europa, ed in particolare sul Mediterraneo. Prima di descrivere nel dettaglio il peggioramento che avverrà a partire dalla nottata di venerdì, occorre però sottolineare alcune incongruenze nelle notizie riportate dai principali mezzi di informazione. Esistono infatti due elementi INDIPENDENTI associati al cambiamento in atto: il transito di un minimo di pressione sul Nord-Europa, con conseguente formazione di una bassa pressione sul Golfo di Genova, ed il SUCCESSIVO trasporto di aria fredda dal Nord-Est.
Asserire che la bassa pressione proveniente dall’Inghilterra porterà un “treno di neve” è sbagliato, giacché le precipitazioni nevose si verificheranno solo quando avverrà l’incontro tra aria abbastanza fredda da Nord-Est e aria umida portata dal minimo con direttrice sud-occidentale. Per questo motivo la previsione della neve nella giornata di Sabato sarà un compito estremamente difficile: un minimo spostamento del centro di bassa pressione potrebbe favorire una direttrice del vento piuttosto che un’altra, anche a causa della complessa risposta orografica, favorendo così accumuli su un’area totalmente diversa.
Ma andiamo per ordine.
Nella mattinata di domani, in risposta allo spostamento di una vasta area depressionaria oltralpe, un minimo di pressione si andrà a formare sul Golfo di Genova, spostandosi velocemente verso Est, e richiamando a se aria relativamente più calda dal Mediterraneo, mentre il bacino di aria fredda si manterrà sui versanti orientali. Nella notte e prima mattinata inizieranno quindi le prime intense nevicate sui versanti più esposti, Alpi Occidentali e Appennini, con accumuli anche fino a 30 cm nel giro di poche ore. In questo momento lo scorrimento dell’aria calda su quella più fredda rimasta in pianura potrebbe favorire delle deboli nevicate in pianura su Lombardia e Veneto, ma si tratterà di fenomeni di breve durata.
Successivamente, il maltempo si sposterà verso Est, andando ad interessare i versanti Adriatici, l’Emilia, la Toscana ed il Friuli. Sarà questo il momento in cui le nevicate potranno spingersi in pianura, ma solo se vi saranno precipitazioni di intensità sufficiente a “rovesciare” l’aria fredda presente in quota verso il suolo.
Nel pomeriggio la situazione tenderà a migliorare su tutta la pianura padana, mentre insisteranno le nevicate sulle alpi occidentali; Balcani ed Appennino centrale inizieranno a vedere le prime forti nevicate, anche fino a quote di collina.
Per inquadrare la situazione relativa alle possibili nevicate nell’arco di tutta la giornata è possibile dare un’ultima occhiata alla carta seguente, prodotta dal modello del centro LaMMa, che descrive sostanzialmente la stessa situazione esposta poc’anzi. Le nevicate più intense dovrebbero interessare Alpi Occidentali ed Appennino Centrale, mentre la linea di demarcazione tra neve e pioggia dovrebbe mantenersi tra Lombardia e Veneto, come mostrato dalla grafica.
Ovviamente si tratta di una previsione molto complessa, che richiede una valutazione luogo per luogo, ma in ogni caso non vi sono gli estremi per poter ritenere probabile una nevicata intensa in pianura al Nord.
Località | T°C |
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Foggia | 32° |
Palermo | 32° |
Bari | 31° |
Siracusa | 31° |
Chieti | 30° |
Ascoli Piceno | 30° |
Lecce | 30° |
Teramo | 30° |
Catanzaro | 29° |
Rimini | 29° |
Località | T°C |
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Aosta | 19° |
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Belluno | 21° |
Sondrio | 21° |
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Varese | 22° |
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Udine | 22° |
Lecco | 22° |