Rimane ancora complessa la situazione su gran parte del Sud, dove il freddo e le nevicate sono ancora i protagonisti indiscussi di questo ultimo giorno dell’anno, davvero “coi botti”. L’ultima immagine della situazione attuale ci mostra un vortice depressionario posizionato sul Mediterraneo centrale che continua a veicolare masse di aria principalmente sulle regioni centro-meridionali. Numerosi i rovesci nevosi segnalati dal radar, non solo sulla dorsale appenninica ma anche in mare (!), sulle coste settentrionali sicule e sulle regioni interne sarde.
Una situazione decisamente inusuale ma che non deve essere subito classificata come “eccezionale”: solo a fine evento, con i dati in mano, potremo stabilire la portata dell’ondata di freddo che, comunque, non ha avuto una lunga estensione temporale se confrontata con alcuni “giganti” del passato. Le temperature misurate al Sud in questi momenti offrono comunque un colpo d’occhio decisamente accattivante.
Ma torniamo brevemente alla previsione. Come si può evincere dalla prima immagine spostata, le precipitazioni si stanno spostando molto lentamente verso Ovest, e delle bande di precipitazione nevosa stanno interessando proprio in questi momenti l’entroterra Sardo, come mostrato dall’immagine radar della regione. Non è escluso che i rovesci più intensi, collocati al momento in mare aperto, possano portare qualche fiocco anche nelle zone meridionali della regione, ancora “risparmiate” dalla dama bianca (Cagliari, ad esempio).
I modelli evidenziano la possibilità di residue nevicate per le prossime ore su Sardegna, arco appenninico e parte meridionale della Sicilia, mentre in mattinata la situazione dovrebbe migliorare progressivamente ovunque, lasciando spazio ad ampie schiarite, seppur con un’aria ancora piuttosto fredda.
Intanto da ovest il blocco altopressorio che ha permesso questa imponente ondata di freddo sulle nostre regioni sta collassando sempre di più verso ovest, forzando la chiusura del corridoio di aria fredda che esaurirà nel corso dei prossimi giorni il potenziale di raffreddamento, rendendo i venti di Bora e Maestrale sempre più deboli. Rimane da stabilire quanto e come potrà agire la bassa pressione ormai isolata sul Mediterraneo Centrale e se, cosa più importante, potrà attirare a se l’aria fredda rimasta ancora a Nord-Est sui Balcani.
Ma questa è tutta un’altra storia, per ora ci teniamo solo ad augurarvi…
BUON ANNO!
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