L’ondata di freddo che ha coinvolto la maggior parte delle regioni Adriatiche negli ultimi giorni è ormai giunta al termine, grazie alla chiusura del corridoio di aria fredda che aveva permesso il raggiungimento di temperature decisamente basse e la comparsa della neve in alcune località dove non si vedeva da anni. Nei prossimi giorni la circolazione atmosferica in ambito europeo si orienterà maggiormente su uno scenario anticiclonico di bel tempo, ma non mancheranno le insidie.
Vediamo di tornare indietro e, nel nostro caso, molto in alto, analizzando lo scenario previsto nei prossimi giorni in stratosfera, dato che l’evoluzione del tempo alle nostre latitudini sarà in gran parte condizionata dall’evoluzione del vortice freddo presente in quota in prossimità del polo (vortice polare).
Lo scenario che ha favorito incursioni di aria fredda sul nostro paese era individuato da una struttura di tale vortice avente un “lobo” principale (struttura wave-1), allungato verso l’Europa, come si nota nell’immagine seguente, che mostra la situazione alla quota di 50 hPa (circa 19 chilometri di altezza). In seno a questa configurazione si potevano sviluppare discese di aria fredda da latitudini polari, simili a quella che ci ha interessato, con buona probabilità.
Secondo le ultime previsioni modellistiche, tale struttura dovrebbe andare incontro ad un deciso cambiamento, grazie al quale il vortice tenderà a dividersi in due “lobi” principali presenti rispettivamente sul Nord-America e sulla Russia. Questa configurazione, che somiglia in tutto e per tutto ad un’onda con due creste principali (wave 2, in gergo) favorirà una maggiore estensione settentrionale dell’anticiclone delle azzorre ed una minore percentuale di incursioni di aria fredda verso sud.
Per questo motivo, l’alta pressione delle Azzorre, distesa ormai su tutto il Mediterraneo occidentale, tenderà ad allungarsi nuovamente verso Nord, ma con un asse molto più orientale rispetto a quanto successo pochi giorni fa. La maggior parte del Mediterraneo, e delle nostre regioni, si troveranno quindi sotto l’azione protettiva dell’aria stabile associata a questa figura barica. Tuttavia, come possiamo notare dalla mappa seguente, il confine tra anticiclone e gli impulsi freddi presenti a Nord-Est sarà molto labile. Questo potrebbe condizionare l’insorgenza di nuovi spifferi di aria fredda e la nascita di instabilità, soprattutto sulle regioni Adriatiche, e maggiormente al Centro-Sud.
Una tendenza che seguiremo nelle prossime emissioni e vi racconteremo giorno dopo giorno….
Località | T°C |
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Foggia | 32° |
Palermo | 32° |
Bari | 31° |
Siracusa | 31° |
Chieti | 30° |
Ascoli Piceno | 30° |
Lecce | 30° |
Teramo | 30° |
Catanzaro | 29° |
Rimini | 29° |
Località | T°C |
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Aosta | 19° |
Biella | 21° |
Belluno | 21° |
Sondrio | 21° |
Genova | 22° |
Varese | 22° |
Gorizia | 22° |
La Spezia | 22° |
Udine | 22° |
Lecco | 22° |