Ancora conferme sul calo termico del weekend, ma nessuna eccezionalità

L’ultima immagine ricavata dai dati satellitari EUMETSAT permette di riconoscere l’impressionante struttura associata al ciclone che in queste ore sta interessando la Gran Bretagna, con venti quasi da uragano (178 km/h di raffica misurati poche ore fa a 1130 metri in Scozia).

Immagine satellitare in falsi colori del pomeriggio che mostra l’intenso ciclone che sta interessando principalmente la Gran Bretagna

Spostandosi più ad ovest è possibile riconoscere anche un nuovo ricciolo, nato proprio in queste ore, dal quale si svilupperà un minimo di pressione secondario che verrà trasportato sulle coste Spagnole già nella giornata di domani. A questo movimento coinciderà anche uno spostamento del fronte freddo associato a questa imponente struttura che troviamo disteso sull’Atlantico, pronto ad interessare Spagna, Francia, Germania e Nord-Europa. Come già approfondito in numerosi articoli, le temperature tenderanno a calare, soprattutto sul Nord-Italia.

Ma la neve in pianura?

Bisogna innanzitutto sottolineare come tale cambiamento rappresenti un normale peggioramento invernale e che quindi non presenti alcun elemento di eccezionalità, come invece sembra trasparire dalle notizie che si leggono in questi giorni online. Nella prima fase, ovvero l’unica della quale si può parlare visto la gittata temporale della previsione, le temperature in quota sul nord-italia non scenderanno sotto i 3-4 gradi sotto zero, come mostrato dall’immagine seguente.

Temperature in quota (circa 1500 metri) previste dal modello LaMMa per la mattina di Domenica

Una situazione che rientra nella normalità, che deve però essere corredata dall’analisi dell’affidabilità di tale previsione. Per valutare l’incertezza associata a questa eventualità occorre analizzare i prodotti dei modelli di ensemble, che considerano tutto il ventaglio di possibilità legate ad uno stato iniziale noto. In particolare, la previsione della temperatura in quota mostra la discesa di aria fredda sulla Spagna, associata all’estensione meridionale dell’isoterma a 0°C evidenziata nella figura sottostante. Tuttavia, come è possibile verificare dall’ingrandimento presente nel riquadro in alto a sinistra, tale linea ideale potrebbe trovarsi a cavallo tra il centro Italia e la parte settentrionale delle Alpi.

Disposizione delle isoterme di 0°C e -15°C secondo i modelli di ensemble GEFS

E’ logico quindi supporre come un’incertezza di questo tipo, seppur lieve, possa condizionare la previsione della neve, soprattutto in pianura, al Nord.