Goccia fredda in arrivo tra martedì e mercoledì, quali le possibili conseguenze?

Come se la breve parentesi fredda (e perturbata) attuale non fosse abbastanza, ecco che la circolazione Europea si sta organizzando per una nuova incursione di aria fredda verso le nostre latitudini. Stavolta, però, gli strati di atmosfera interessati saranno quelli situati “molto” in alto, presumibilmente tra i 4 ed i 6 km di altitudine. Analizzando le mappe di temperatura prevista alla quota di 500 hPa (circa 5500 metri), un’altezza caratteristica della “libera atmosfera” dove si suppone che l’influenza del suolo sia pressoché nulla (escludendo, ovviamente, le catene montuose), si evidenzia il movimento di un nucleo di aria fredda. Questo sistema viene trasportato in meno di 24 ore dal Nord Europa fin sul Centro-Italia, con un riscaldamento pressoché trascurabile (!).

Il movimento della goccia di aria fredda alla quota di 500 hPa (circa 5500 metri di altitudine) secondo le elaborazioni del modello BOLAM

Il movimento della goccia di aria fredda alla quota di 500 hPa (circa 5500 metri di altitudine) secondo le elaborazioni del modello BOLAM

Ma in pratica questo cosa significa? Dobbiamo immaginarci che, in poco meno di 24 ore, sulla nostra testa una notevole massa d’aria sarà velocemente rimpiazzata da aria molto più fredda, pesante e secca. Tutto questo avverrà con tempi talmente rapidi che il cambiamento non riuscirà a propagarsi efficacemente fino alla superficie, mantenendo le temperature da noi percepite su valori solo lievemente inferiori alla media.

Temperatura a 500 hPa prevista dal modello MOLOCH nella serata di martedì 7 aprile 2015

Temperatura a 500 hPa prevista dal modello MOLOCH nella serata di martedì 7 aprile 2015. Impressionante la goccia di aria fredda presente in quota sull’Adriatico.

Tuttavia, l’intera colonna d’aria sarà soggetta a due potenziali fonti di instabilità:

  • una rapida diminuzione della temperatura con la quota, ben evidente se si mettono a confronto radiosondaggi previsti per due località come Cagliari ed Ancona (vd. figura sottostante), che potrebbe favorire la convezione e quindi lo sviluppo di cumuli forieri di temporali.
  • una intensa variazione di temperatura in orizzontale sui bordi della goccia fredda, caratteristica che potrebbe comunque sostenere convezione ma su scale tipicamente più grandi della semplice instabilità verticale.
Profili di temperatura e temperatura di rugiada (dewpoint) ottenuti da elaborazioni dei modelli LaMMa per la serata di martedì

Profili di temperatura e temperatura di rugiada (dewpoint) ottenuti da elaborazioni dei modelli LaMMa per la serata di martedì

Bisogna però sottolineare come le probabilità di eventi di moderata/elevata intensità sia al momento relativamente bassa a causa della poca umidità presente nell’aria e della tempistica con cui questa goccia fredda si muoverà verso le nostre regioni. Di certo un evento di questo genere sarebbe stato molto più interessante in inverno o, ancor di più, in estate.

Articolo di Guido Cioni del 05 Aprile 2015 alle ore 19:59

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