In atmosfera, ma sarebbe meglio dire in natura, ogni cosa è collegata. Secondo la meccanica quantistica, due particelle “infinitamente” lontane tra loro, si influenzano a vicenda. Facendo un paragone piuttosto azzardato si può dire che, in atmosfera, una perturbazione interessante l’Italia può essersi formata da un disturbo proveniente dalla West Coast Americana. Per questo motivo è sempre importante tenere in mente il quadro generale della situazione: è difficile (se non impossibile) fare previsioni in Italia senza considerare quello che succede nel resto d’Europa, almeno fino al Nord Atlantico.
In questi giorni, un particolare esempio di questo comportamento si osserva sul centro Europa. Nella giornata di domenica una “goccia” di aria fredda in quota si è staccata da una ben più estesa lingua presente sul Nord-Est Europeo e si è isolata sul Mare del Nord, mostrando un ricciolo di nuvole ben evidente, come mostra l’immagine seguente.
Nonostante l’estrema compattezza di questo sistema, e l’assenza di una bassa pressione al suolo, la goccia fredda ha intrapreso una traiettoria piuttosto singolare che l’ha portata prima verso Nord, passando su Irlanda e Scozia, per poi discendere nuovamente verso Sud-Est ed arrivare sui Paesi Bassi. Nonostante le immagini satellitari al momento non mostrino alcuna traccia della goccia, è certo che il nucleo di aria fredda è ancora presente in quota. Nel corso delle prossime ore, come mostra l’immagine seguente, la massa d’aria con temperature fino a -30°C a circa 5500 metri di quota è prevista arrivare in Germania.
L’effetto del passaggio di questo sistema è evidenziato dal confronto dei due profili di temperatura riportati di seguito prima (sinistra) e dopo (destra) l’arrivo dell’aria fredda. All’interno del quadrato tratteggiato viola si nota l’incursione di aria molto secca in quota (temperatura di rugiada più bassa), oltre alla rotazione del vento. In queste condizioni, un piccolo disturbo alla superficie potrebbe amplificarsi e portare alla nascita di intensi temporali.
Questa faccenda non è di interesse puramente accademico: nel corso della settimana la goccia fredda dovrebbe infatti scendere ulteriormente verso Sud, fino ad impattare sulle Alpi, come mostrato dall’animazione seguente. A seconda della traiettoria, l’ingresso di aria fredda sul nostro territorio potrebbe favorire l’innesco di temporali, soprattutto al Nord-Est.
Non resta che aspettare l’evoluzione di questo sistema partito da così lontano, ma che molto probabilmente ci interesserà da vicino.
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