Nuovo periodo caldo seguito da calo termico, continua l’altalena meteorologica

Fortunatamente la dinamicità atmosferica sembra non voler ancora abbandonare il Mediterraneo.

Ci sentiamo di poter utilizzare l’avverbio fortunatamente, nonostante l’inevitabile ritorno del maltempo, proprio perché l’insistere della stessa configurazione per molti giorni porta solo conseguenze negative: ristagno degli inquinanti, caldo afoso, etc. Dovremmo quindi apprezzare la piega che la primavera meteorologica ci ha riservato fino ad ora.

Dopo una breve parentesi perturbata, che ha riportato le temperature nelle medie stagionali, il tempo volgerà ad una nuova parentesi estiva, dovuta ad una seconda espansione dell’anticiclone Nord-Africano verso la parte occidentale del Mediterraneo. Tale configurazione, che vede un ripiegamento della corrente a getto verso nord come mostrato nell’immagine sottostante, condizionerà l’arrivo di aria calda verso le nostre regioni, oltre al mantenimento di condizioni stabili su gran parte delle regioni.

Previsione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa, pressione al suolo e vento in quota – 11 maggio

Una situazione che si andrà letteralmente a capovolgere in poco meno di 4 giorni, quando un nucleo di aria fredda sfuggirà dalle correnti Nord Atlantiche e si sposterà verso l’Italia, aiutato da una rimonta anticiclonica, stavolta in azione sull’Atlantico (e non nel Mediterraneo).

Previsione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa, pressione al suolo e vento in quota – 15 maggio

Nonostante sia ancora difficile valutare l’evoluzione meteorologica legata a questo tipo di peggioramento, il calo termico in quota è ormai individuato anche dai modelli di ensemble, confermando quindi un raffreddamento che si avvertirà anche al suolo. Con il ritorno dell’aria fredda in quota è probabile anche l’insorgenza di isolati temporali a partire dalla giornata di giovedì, che insisteranno anche nei giorni seguenti.

Andamento previsto della temperatura in quota e delle precipitazioni al suolo per la città di Roma

Nei prossimi giorni forniremo ulteriori aggiornamenti sulle zone a rischio.