Instabilità attraversa il Nord Italia, grandinate record nel Torinese

L’ultima immagine satellitare in falsi colori disponibili permette di apprezzare un vero e proprio caso “da manuale” per quanto riguarda i cicloni extra-tropicali nel Mediterraneo. Dalla bassa pressione, presente sul Golfo di Genova, si dirama un lungo fronte freddo che identifica l’avanzata dell’aria fredda (colori rosso-arancioni) in ingresso dalla Francia. La risalita dell’aria calda da Sud è invece evidenziata da colori nettamente diversi e dalla presenza di copertura nuvolosa medio-stratiforme, che va a costituire la caratteristica forma “a virgola” delle strutture extra-tropicali.

Immagine satellitare in falsi colori delle ore 15

Al centro di tutto questo meccanismo di redistribuzione dell’energia atmosferica c’è, come spesso accade, il nostro paese, dove dalla primissima mattinata il tempo è peggiorato velocemente. Per il momento, come da previsione, è il Nord la regione più colpita da questo peggioramento: forti temporali, con associate anche grandinate di moderata intensità, hanno interessato Lombardia e Piemonte settentrionali, mentre piogge più diffuse si sono registrate altrove.

Precipitazioni accumulate dalla mezzanotte al Nord Italia

Impressionanti le immagini che ci arrivano dal Torinese, dove nella mattinata una forte grandinata ha ammantato di bianco il paesaggio: sembra quasi di essere tornati indietro all’inverno, anche se di neve non c’è traccia!

Grandinata nella città di Balagnero

Grandinata nella città di Lanzo Torinese in mattinata odierna

Una delle immagini satellitari della tarda mattinata mostra numerosi temporali localizzati su Lombardia e Piemonte: spicca il sistema “a V” presente sulla bassa Lombardia.

Composito radar protezione civile delle precipitazioni in atto

Un temporale che è ben visibile anche da satellite (vedi immagine sottostante) e che si è sviluppato su una linea immaginaria di contrasti termici tra l’aria calda ed umida proveniente dall’Adriatico e l’aria fredda e secca già entrata sul Nord-Ovest.

Dettaglio dell’immagine satellitare al nord e confronto con l’acqua precipitabile elaborata dal modello LaMMa