Spettacolari vortici in Atlantico! Bassa pressione in avvicinamento da ovest.

Annoiati dal tempo che si respira in queste ore sul nostro paese, afoso e di certo poco stimolante dal punto di vista “scientifico”, ci siamo serviti delle immagini satellitari per scrutare la situazione che regnava sulle altre regioni di Europa. Osservando le immagini provenienti dai satelliti geostazionari è impossibile non rimanere colpiti dal vortice di bassa pressione quasi perfettamente strutturato a largo dell’Irlanda. Si rimane veramente basiti dalla perfetta simmetrica con cui la Natura ha disegnato questa potente perturbazione Atlantica.

Immagine satellitare nel canale del visibile dal satellite SEVIRI

Immagine satellitare nel canale del visibile dal satellite SEVIRI

Ai meno esperti verrebbe da esclamare “Guarda che Uragano!”, chiamando in causa la perfetta simmetria e l’apparente presenza di un occhio centrale. Tuttavia, questa affermazione è sbagliata: cerchiamo di capire perché.

Allargando la vista anche verso l’Inghilterra ed il Nord Atlantico ci si rende conto di come la struttura si allunghi per molti chilometri e perda la simmetria caratteristica della parte centrale. Questo perché il sistema in azione è una depressione di tipo extra-tropicale, una delle tante che popolano le medie latitudini durante tutto l’anno. Le differenze rispetto ad un ciclone tropicale (Uragano) sono molteplici e si possono evidenziare da un’attenta analisi dei dati disponibili. Innanzitutto la struttura è asimmetrica; contiene al suo interno due fronti (uno freddo ed uno caldo) che si muovono con scale spaziali completamente diverse, a differenza della caratteristica simmetria dei cicloni tropicali. L’avanzamento di queste masse d’aria si nota abbastanza facilmente dai venti ottenuti utilizzando i dati satellitari (vd. immagine sottostante), così come la presenza del jet-stream (corrente a getto) e del meandro dove questo ciclone si è formato.

Venti ottenuti dall'immagine satellitare

Venti ottenuti dall’immagine satellitare

Inoltre, i fenomeni perturbati più intensi (temporali, piogge, convezione) non sono distribuiti intorno al centro del ciclone, così come si osserva in un Uragano, ma si sviluppano lungo i fronti che si muovono lontano dal minimo di bassa pressione. A testimonianza di questo fatto basta osservare l’altezza stimata relativa al top delle nubi, che risulta più alta nei sistemi lontani dal centro; le nuvole distribuite intorno all'”occhio” sono sostanzialmente nubi basse che non portano pioggia.

Pressione al top delle nubi calcolata dai dati satellitari

Pressione al top delle nubi calcolata dai dati satellitari

Quante cose si possono imparare solo osservando dall’alto? 

Articolo di Guido Cioni del 05 Giugno 2015 alle ore 16:43

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