Europa assediata dai temporali, instabilità raggiunge il picco massimo

Come previsto, già nella giornata odierna numerosi temporali hanno fatto la propria comparsa sulla nostra penisola. L’animazione satellitare nel campo dell’infrarosso permette di apprezzare la temperatura alla sommità delle nubi: minore è questo valore, maggiore è l’estensione verticale di un eventuale cumulonembo, maggiore è l’intensità associata al temporale. Oltre a qualche sistema isolato sui versanti Tirrenici delle regioni centro-meridionali (come avevamo preannunciato giorni fa!) sono presenti intensi temporali sui versanti settentrionali delle Alpi, Austria e Svizzera.

Animazione satellitare infrarosso

In effetti, analizzando l’ultima immagine satellitare nel campo del visibile si nota come la dimensione dei temporali che erano presenti sul Tirreno non è confrontabile con quelli che si trovavano al Nord. Si tratta comunque di fenomeni intensi, che mostrano in molti casi anche una sommità elevata, che penetra gli strati più alti della troposfera (overshooting top).

Ultima immagine satellitare disponibile nel visibile

Ma non è solo l’Italia a fare i conti con il maltempo. Tutta l’Europa centrale è assediata da numerosi temporali, che si sono sviluppati in seno ad una vasta zona di instabilità. La mappa dei fulmini caduti dalla mezzanotte mostra le aree interessate dai temporali.

Fulmini caduti nella giornata di Sabato

Stadio di Berna sotto un’intensa grandinata

Ma c’era da aspettarsi tutto questo peggioramento?

La risposta è SI. Già qualche giorno fa avevamo evidenziato come l’accumulo di aria calda presso il suolo avrebbe favorito lo scatenarsi di temporali a seguito di un disturbo anche di debole intensità. Per questo motivo la maggior parte degli indici di instabilità previsti per il pomeriggio di oggi hanno raggiunto valori decisamente alti: la mappa seguente mostra CAPE oltre 4000 J/kg per gran parte del centro Europa.

CAPE (Energia di convezione disponibile) – indice di instabilità temporali

Anche in Italia la colonna d’aria presentava condizioni di moderata instabilità, associate ad un “tappo” di aria stabile nei bassi strati: una situazione che dagli esperti viene chiamata “una pistola pronta a sparare”. Provate ad immaginare perché…

Radiosondaggio delle ore 12 sull’aeroporto di Milano