Le incertezze di Giugno: goccia fredda vagherà nel centro Europa.

In questi giorni la rete pullula di notizie su sedicenti “ritorni dell’inverno” e “nubifragi continui a partire da metà mese”. A costo di essere ripetitivi ci teniamo a sottolineare come queste notizie siano create solo ed unicamente per lucrare sui “click” totalizzati e non per fare informazione: non è possibile fare previsioni dettagliate oltre 4 o 5 giorni, figuriamoci con 2 settimane di anticipo.

Osservando le emissioni dei modelli viene da chiedersi cosa abbia risvegliato la fantasia di questi falsi esperti. In effetti per i prossimi giorni è previsto l’isolamento di una “goccia fredda”, ovvero un nucleo di aria fredda in quota, sul centro Europa. Sebbene questa caratteristica della circolazione sia identificata all’unanimità dalla maggior parte dei modelli, vi è ancora incertezza sulla sua traiettoria.

Previsione della temperatura ed altezza di geopotenziale a 500 hPa

Perché ci interessa la traiettoria? Perché aria fredda in quota potrebbe favorire, nel raggio di decine di chilometri, l’instaurarsi di temporali anche intensi sulle zone al limite, dove la variazione di temperatura verso l’alto sarebbe massima. Dunque un minimo spostamento di questa goccia fredda potrebbe fare la differenza tra bel tempo ed instabilità diffusa sul nostro paese, anche senza il diretto interessamento del centro associato al nucleo in quota.

Per avere qualche informazione sull’evoluzione conviene dare un’occhiata ai modelli probabilistici, cercando di non cadere in facili allarmismi. L’evoluzione dei campi di pressione in quota mostra l’approfondimento di una saccatura tra Germania, Francia e Spagna, una dinamica che è consistente nella maggior parte degli scenari previsionali (linee colorate). Andando però avanti nei giorni si nota una discrepanza tra le diverse previsioni, arrivando ad una differenza non trascurabile per l’ultimo giorno da noi riportato (11 Giugno). In questa data l’isolinea di geopotenziale potrebbe essere collocata sia al centro Italia che a nord delle Alpi. Per questo motivo ancora non si può dire molto sull’evoluzione dei giorni a venire. E no, nemmeno sui nubifragi!

Evoluzione dell’altezza di geopotenziale a 500 hPa secondo il modello GEFS