Probabilmente molti dei lettori che ci seguono non avranno mai sentito parlare di questi fenomeni, forse anche perché risultano praticamente impossibili da osservare ad occhio nudo. Gli spettri rossi (in origine sprites) sono delle scariche che condividono molte caratteristiche con i tipici fulmini che si sviluppano durante un fenomeno temporalesco. A differenza delle scariche che avvengono tra nuvola e terreno, gli sprites si verificano negli strati alti dell’Atmosfera, sopra alla nube temporalesca. Per dare un’idea dell’estensione di questo fenomeno basta osservare la seguente immagine, che mostra tutti i tipi di scariche conosciute.
Come potete facilmente verificare, i fulmini che spesso osserviamo durante i temporali,si trovano sotto alla nube, mentre gli sprites (le scariche rosse in figura) si verificano molti chilometri al di sopra del sistema di temporali. I normali fulmini CG (cloud-to-ground, ovvero tra nube e terreno) rappresentano il passaggio di una corrente elettrica tra Terra ed Atmosfera, due elementi che si trovano ad una differenza potenziale tale da provocare una scarica. Per cercare di visualizzare meglio questo fenomeno possiamo immaginare di prendere una batteria: tra i poli opposti della pila si instaura una differenza di potenziale, dovuta a delle reazioni chimiche che avvengono all’interno dell’involucro, che causa il passaggio di una corrente. Nel caso dell’Atmosfera la differenza di potenziale, la “scintilla” che causa il fulmine, è, come è facile immaginarsi, molto più alta rispetto a quella della pila, ed è per questo che i fulmini possono diventare dannosi. Tuttavia, gli sprites sono fenomeni elettrici che si sviluppano dal’alto verso il basso, sopra alle nuvole, e la cui durata è limitata a pochi millesimi di secondo. Per questo motivo le prime osservazioni di questi fenomeni sono state possibili solo negli ultimi anni, quando la tecnologia implementata nei dispositivi di videoacquisizione (come telecamere o fotocamere) ha permesso di acquisire un numero sorprendente di immagini al secondo. Rallentando le riprese effettuate è possibile riconoscere questi straordinari fenomeni che ancora non trovano una spiegazione accreditata dalla comunità scientifica. In conclusione vi presentiamo le foto ottenute da alcuni “cacciatori di tempeste” della Repubblica Ceca: sono alcune delle prime foto a colori ed in alta definizione che testimoniano la presenza di queste scariche (fino ad ora le uniche testimonianze disponibili erano in bianco e nero, e con bassa risoluzione).
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