La prima rete di osservazione meteorologica : l’accademia del cimento

Oggi è molto facile avere sotto mano una quantità enorme di dati meteorologici : previsioni meteo a tre,cinque,sette giorni,mappe del vento,immagini satellitari,previsioni per la neve,quanti millimetri di pioggia farà, eccetera eccetera. Tutto questo è stato possibile grazie all’avvento del computer e di internet,grazie alla digitalizzazione e all’automazione di tutti i strumenti di misura e soprattutto la messa a punto e l’utilizzo giornaliero di sofisticati modelli matematici.

Ma prima di tutto ciò come facevano gli “addetti ai lavori” a raccogliere dati ? O meglio qual’è stata e com’era la prima rete di osservazione meteorologica ?

Tutto nacque nel 1657 a Firenze da Leopoldo e Ferdinando II de’ Medici,furono proprio loro infatti, a fondare la prima società scientifica europea made in italy, la cosiddetta “Accademia del Cimento”.

L’accademia del cimento si basava sull’attività degli studiosi,soci dell’accademia,che iniziarono ad elaborare i primi strumenti per la misura dei parametri meteorologici come i termometri,i barometri e gli igrometri.

Quest’accademia inoltre,grazie all’aiuto di Ferdinando II,disponeva già di una rete per le osservazioni meteorologiche,rete che fu realizzata in quasi tutta europa.Città come Firenze,Pisa,Parma,Bologna,Milano,Innsbruck,Parigi,Osnabruck e Varsavia costruirono i primi osservatori meteorologici.

Stemma dell'Accademia del Cimento

Stemma dell’Accademia del Cimento

 

Ogni osservatorio era dotato di: Barometro (per la pressione atmosferica),banderuola (per rilevare la direzione del vento),igrometro (per l’umidità) e termometro (per la temperatura). In tutte le città della rete era stata costruita l’antenata della stazione meteorologica.

Gli strumenti utilizzati da ogni stazione, dovevano avere le stesse caratteristiche di costruzione, e i dati, che venivano raccolti grazie a essi, dovevano essere archiviati e misurati rispettando degli standard, o meglio, delle regole, stilate dall’accademia ed uguali per tutti i nodi della rete.

Infine, i dati raccolti, venivano inviati, tramite corrieri a cavallo,all’accademia per eventuali confronti e statistiche. In questo modo si poteva conoscere,giornalmente, le condizione meteorologiche delle città che aderivano alla rete di osservazione.

Si iniziava quindi,nel lontano 1657, a gettare le basi per creare una conoscenza meteorologica non solo per la propria città,ma anche per altre città e zone sempre più lontane. Era l’inizio della meteorologia !

Articolo di Gaetano Genovese del 29 Giugno 2014 alle ore 11:47

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