Bertha, l’ex Uragano che minaccia il Nord Europa

Gli Uragani nascono, crescono e muoiono sulle acque dell’Oceano Atlantico, e le traiettorie intraprese da questi “giganti” della Natura tendono a concentrarsi sulla costa Est Americana. Tuttavia, di tanto in tanto, può succedere che un “vecchio” Uragano o una più comune Tempesta Tropicale, ormai declassati a semplici sistemi di bassa pressione, vengano trasportati verso il Continente Europeo. Il movimento verso acque con caratteristiche diverse, nonché il contatto con un continente molto più frastagliato rispetto alla costa Americana, spesso riesce a risvegliare un sistema “dormiente”. Bertha è il nome associato ad un ex-Uragano, sviluppatosi nei primi di Agosto a ridosso del Messico, che sta attraversando una delle ultime fasi del suo ciclo di vita.

Immagine satellitare di Bertha, acquisita una decina di giorni fa.

Immagine satellitare di Bertha, acquisita pochi giorni fa.

La traiettoria intrapresa da Bertha dal 3 Agosto ad ora, l'ultima parte è l'evoluzione prevista dal modello. I colori rappresentano la SST, ovvero la temperatura del mare.

La traiettoria intrapresa da Bertha dal 3 Agosto ad ora, l’ultima parte è l’evoluzione prevista dal modello. I colori rappresentano la SST, ovvero la temperatura del mare.

Nonostante le potenzialità di Bertha siano ormai molto limitate, l’ex-Uragano possiede ancora un serbatoio di aria calda, e dunque energia, che potrebbe condurre ad una nuova fase matura. Sembra proprio questa la strada tracciata dai principali modelli di calcolo, che individuano all’unanimità una nuova intensificazione della tempesta tropicale a ridosso della Gran Bretagna.

Andamento della pressione al suolo (MSLP) nei prossimi 2 giorni. Notate l'intensificazione del minimo centrale non appena il sistema entra in contatto con la Gran Bretagna.

Andamento della pressione al suolo (MSLP) nei prossimi 2 giorni. Notate l’intensificazione del minimo centrale non appena il sistema entra in contatto con la Gran Bretagna. Modello BOLAM.

La tempesta dovrebbe approfondirsi rapidamente durante la notte arrivando da sud-ovest, ma l’evoluzione del minimo determinerà dove la tempesta attraverserà tutto il Regno Unito. Il grafico sottostante illustra le tre traiettorie più probabili da Domenica a Lunedì. Le frecce blu determinano la scelta più probabile, che passa attraverso il sud-ovest dell’Inghilterra, attraverso le Midlands e si porta nel Mar del Nord.

Traiettorie più probabili.

Traiettorie più probabili.

Tuttavia, a seconda dell’intensificazione che avrà luogo nella notte tra Sabato e Domenica, il sistema potrebbe assumere una traiettoria diretta più verso Nord, o verso Sud, interessando in quest’ultimo caso anche le coste Francesi. Le uniche “sicurezze” riguardano la criticità della situazione, dovuta all’insistenza di forti piogge e forti raffiche di vento. Il modello del centro ISAC-CNR di Bologna identifica venti MEDI che potranno raggiungere i 25-30 m/s, ovvero 90-100 km/h. Questo significa che le raffiche potranno anche raggiungere i 100-120 km/h.

Vento MEDIO previsto a 10 m dal suolo per il momento dell'impatto con la costa.

Vento MEDIO previsto a 10 m dal suolo per il momento dell’impatto con la costa. Modello BOLAM.

Si tratta di una situazione a rischio, data la quantità di persone che molto probabilmente si troveranno in viaggio Domenica pomeriggio, vista la bella stagione. Per sottolineare l’incertezza associata alla previsione di sistemi di questo tipo in area Europea, basta ricordare che fino a qualche giorno fa le possibili traiettorie vedevano sia un ingresso sul Mediterraneo che una possibile deviazione verso la Groenlandia. Tuttavia, nelle ultime ore sembra che il percorso definitivo sia ormai delineato: il sistema attraverserà il Regno Unito, per poi sfociare nel mare del Nord e ripiegare nuovamente verso Ovest, probabilmente fermato da acque troppo fredde.

Traiettoria prevista dal modello Americano GFS.

Traiettoria prevista dal modello Americano GFS.

 

 

Articolo di Guido Cioni del 09 Agosto 2014 alle ore 19:21

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