Antartide: il futuro del clima terrestre nascosto in una cavità oceanica larga 700 km

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Una grande cavità oceanica sotto il ghiaccio antartico potrebbe rivelare il futuro del clima terrestre, secondo un nuovo studio. Si tratta di uno dei luoghi meno conosciuti del pianeta, ma che nasconde importanti informazioni su una questione cruciale delle previsioni sul clima: l’evoluzione delle correnti oceaniche e lo scioglimento dell’Antartide. I ricercatori stanno studiando le caratteristiche di queste cavità nascoste, fondamentali per sorreggere la calotta del continente, ma ancora per gran parte inesplorate.

Con una superficie di 473.000 km quadrati e un’estensione di 800 km circa, la Barriera di Ross (Ross Ice Shelf) è la più grande piattaforma glaciale dell’Antartide. L’altezza della piattaforma varia tra i 10 e i 50 metri sopra il livello del mare, mentre il 90% del ghiaccio si trova al di sotto del mare, conferendo alla Barriera uno spessore medio di centinaia di metri. L’enorme cavità oceanica nascosta sotto il ghiaccio si estende per 700 km circa verso sud dalla costa antartica ed è quasi del tutto sconosciuta.

Le uniche informazioni rilevanti sulla cavità oceanica sotto la Barriera di Ross risalgono ad una spedizione effettuata negli anni ’70. L’esplorazione rivelò, se pur con mezzi modesti e un percorso limitato, che la cavità non era statica e presentava una stratificazione delle masse d’acqua, caratterizzate da temperature e salinità variabili a seconda dello strato. Studi successivi sono stati condotti dall’esterno, fino alla perforazione effettuata nel 2017, che ha raggiunto i 350 metri di profondità nel ghiaccio.

Attraverso un getto di acqua calda, sulla base della progettazione del British Antarctic Survey, i ricercatori sono riusciti a ottenere misurazioni molto dettagliate dell’oceano sottomarino, tramite strumenti che ancora oggi forniscono dati via satellite. Grazie alle informazioni raccolte, i ricercatori hanno scoperto che la cavità è una sorta di enorme estuario, con una temperatura dell’acqua di 2 °C circa, quindi piuttosto calda, che parte dal fondo del mare per poi raggiungere la superficie.

L’oceano nascosto è composto essenzialmente da una combinazione di acqua di fusione e acqua dolce sub-glaciale, che ha origine dalla calotta glaciale e dalla base rocciosa sotto l’Antartide. Isolata dalle temperature esterne e dai venti, la cavità risente soltanto delle maree. Queste riescono a muovere l’acqua al di sotto della piattaforma di ghiaccio, così che l’acqua della cavità si mescola con quella dell’oceano.

Ad oggi, la Barriera di Ross non è la più minacciata in termini di riscaldamento globale, ma per le sue dimensioni e l’influenza diretta sul Mare di Ross risulta fondamentale in tutti i sistemi oceanici e nell’innalzamento del livello del mare. I nuovi risultati suggeriscono che se il riscaldamento atmosferico supererà i 2 °C, le principali piattaforme antartiche potrebbero rilasciare una grande quantità di ghiaccio nell’oceano, favorendo un aumento del livello del mare di almeno 3 metri entro il 2300.

Meno chiaro è ciò che potrebbe accadere con un tale rilascio di acqua di fusione e l’impatto che questa avrebbe sulla circolazione globale della termoalina, un circuito di trasporto oceanico che impiega circa 1.000 anni per spostarsi dalle profondità a largo della costa dell’Antartide fino alle acque superficiali tropicali. L’importanza delle grandi piattaforme di ghiaccio sta proprio nel ruolo che hanno in questi circuiti, poiché la loro fusione è in grado di cambiare la composizione degli oceani e modificare quindi la circolazione oceanica globale. Per questo motivo, tutto ciò che accade nell’Antartide ha un’influenza sul tutto il pianeta.