Forse vi sarà capitato di sentire che non è possibile avere fulmini e neve insieme. D’altro canto, a chi è mai capitato di vedere una nevicata accompagnata da tuoni e saette? In realtà l’insieme dei due fenomeni è raro, ma possibile.
Tuoni e fulmini sono spesso caratteristici dei temporali estivi o autunnali, mentre in Inverno si osservano più spesso fenomeni “lenti” e dilazionati nel tempo. Il motivo è da ricercarsi nelle diverse caratteristiche delle energie in gioco. In estate ed autunno il mare e la terra sono riscaldati continuamente dalla radiazione solare, anche grazie all’aumento delle ore di soleggiamento giornaliere. Questo surplus di energia viene compensato da un trasferimento di calore dalla superficie verso l’aria sovrastante. L’aria, più calda dell’ambiente, tende quindi a salire e a condensare formando nubi convettive, che possono assumere anche carattere temporalesco. Invece, durante l’inverno, il soleggiamento giornaliero è molto limitato, e l’unica energia in gioco per la formazione dei temporali è costituita dalla temperatura del mare che, avendo una capacità termica molto più alta della terra, riesce a trattenere calore per più tempo.
In questi mesi abbiamo assistito ad un inverno nettamente sopra media. Le alte temperature hanno favorito un raffreddamento molto limitato del mare, che ha portato a fenomeni violenti come le alluvioni in Sardegna di pochi mesi fa. Il Mediterraneo fornisce un serbatoio di energia sempre disponibile, quindi basta la minima perturbazione per scaricare una quantità d’acqua molto superiore a quella prevista.
Da ieri tutta Italia sta assistendo a fenomeni temporaleschi particolari: basti citare le alluvioni in Liguria e Toscana di ieri, oltre ai fulmini formatisi sulla costa Pisano-Livornese per tutta la giornata. Come abbiamo già detto, questi fenomeni sono tipicamente Autunnali e osservarli intorno alla fine di Gennaio è molto inusuale, anche se non raro dalle nostre parti. La spiegazione è da ricercarsi quindi in un mediterraneo ancora molto caldo, ed in una perturbazione che ha avuto modo di caricarsi di umidità nel passaggio lungo tutto il bacino.
In figura vengono riportate le anomalie (ovvero differenze rispetto alla media stagionale 1981-2005) della temperatura superficiale marina. Potete notare come il Mediterraneo, così come il Baltico, risulti molto caldo, soprattutto nella parte orientale.
Cerchiamo di evidenziare le zone dove sono previsti i fenomeni più intensi fino a stasera.
Nella mappa sono rappresentate le precipitazioni previste per le prossime 12 ore. Assisteremo ad un graduale spostamento del maltempo verso SUD, con un’intensificazione verso sera. Le precipitazioni saranno intense su Lazio, Campania, Basilicata, sopratutto sul versante Tirrenico, fino all’ora di pranzo. Successivamente il minimo si porterà più in basso ed inizierà ad interessare con maggiore intensità Calabria e Sicilia, oltre alla Sardegna.
Attenzione ai venti, che si intensificheranno soprattutto verso le 13-14 e fino all’ora di sera. Rimane concreta la possibilità del raggiungimento di raffiche fino a 80-90 km/h, soprattutto nell’entroterra Calabro e sulle coste Siciliane.
Località | T°C |
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Benevento | 38° |
Foggia | 38° |
Frosinone | 38° |
Terni | 37° |
Bologna | 37° |
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Latina | 36° |
Ferrara | 36° |
Caserta | 36° |
Matera | 36° |
Località | T°C |
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