Siamo alle porte di un sostanziale cambio circolatorio sul nostro Paese: con tutti i condizionali del caso, rammento che siamo ancora ad oltre 96 ore dall’inizio dell’evento e quindi il margine d’errore è ancora molto elevato, dalla serata di sabato 21 novembre infatti, una saccatura di aria d’origine artico-marittima, colma di aria fredda polare, prenderà la strada del mediterraneo, irrompendo con forza nella giornata di domenica 22 novembre dalla valle del Rodano. Tale perturbazione, la prima del mese di novembre, sarà l’artefice dell’avvento dell’inverno, una settimana prima del suo inizio ufficiale ( ricordo che l’inverno meteorologico inizia il 1° dicembre per terminare poi il 28/29 febbraio). Le precipitazioni che nasceranno in seno a questa perturbazione inoltre, potranno assumere carattere nevoso fino ai fondovalle alpini ed a quote di alta collina (700-900 metri) lungo l’appennino centro-settentrionale, più alto, verso i 1000 metri al sud. Inoltre non si esclude che qualche nevicata potrà interessare anche le pianure del nord, ma tale previsione necessità di un’ulteriore conferma, per lo stesso motivo sopra menzionato.
Volendo inquadrare in maniera più dettagliata l’avvento di questa nuova perturbazione, andiamo a prendere in considerazione una delle ultime emissioni modellistiche odierne di GFS. Saranno utili alla nostra causa la mappa dell’altezza geopotenziale a 500 Hpa, circa 5000 metri sul livello del mare, con la relativa pressione al livello del mare ( per riuscire ad individuare le figure bariche in gioco e le loro ripercussioni nella bassa troposfera ) e la mappa all’altezza geopotenziale a 850 hpa, circa 1420 metri sul livello del mare ( per individuare la temperatura della massa d’aria in questione). Le mappe, sotto riportate, sono di proprietà di Meteociel.fr.
Nelle prime ore della giornata di Sabato 21 novembre, l’alta pressione avrà spostato i suoi massimi al largo delle coste del Marocco, indebolendosi sul mediterraneo. Tale manovra, risulterà determinante per l’inizio della discesa dell’aria artica ( in blu/viola). Le frattempo sull’Italia, il tempo sarà al più nuvoloso e le precipitazioni risulteranno di debole entità e relegate alla Liguria ed in generale a tutto il litorale tirrenico. Dal pomeriggio/sera invece sulle Alpi e sulle Prealpi inizierà a nevicare in maniera moderata a tratti forte fino ai 1000 metri.
Le temperature alla quota di 1500 metri risulteranno ancora sopra la media del periodo, ma un sostanzioso calo è atteso già dalle prime ore del pomeriggio di sabato 21 novembre, quando l’aria fredda si addosserà sull’arco Alpino.
Domenica 22 novembre la saccatura artica, sfonderà dalla valle del Rodano sul bacino mediterraneo, andando a creare un minimo sottovento sul golfo di Venezia. Tale manovra barica, andrà a richiamare aria più fredda da est sulle regioni del Triveneto, ed in generale su tutto il nord, facendo calare drasticamente la quota delle nevicate. Durante la giornata non si escludono possibili nevicate fino in pianura proprio sul Veneto e nei fondovalle alpini da ovest ed est. Sulle altri regioni il tempo sarà instabile con alta probabilità di temporali, generati proprio dai forti contrasti termici delle due diversi masse d’aria, quella calda preesistente e quelle artica in arrivo. La neve sulla dorsale appenninica si spingerà fin verso i 600 metri al nord, a quote più alte al centro-sud. Le temperature nel contempo risulteranno in calo anche di 10/12 sulla maggior parte delle regioni.
Anche dalla mappa all’altezza geopotenziale a 850 hpa possiamo notare l’irruzione dell’area artica sul mediterraneo. Possiamo notare infatti isoterme vicine, ma anche al di sotto dello zero su tutto il centro-nord e la Sardegna, pochi gradi sopra lo zero invece al sud, fuori dal raffreddamento la Calabria, la Sicilia ed il Salento.
Lunedì 23 novembre, saremo nella fase clou dell’irruzione fredda. La saccatura infatti, entrerà in maniera ancor più decisa sul mediterraneo, attivando forti contrasti termici, che saranno l’ingrediente fondamentale per la genesi di imponenti temporali convettivi che poi andranno a scaricare sulle coste del versante tirrenico. L’aria fredda entrerà in maniera ancora più franca, tanto che in questo frangente saranno molto probabili nevicate fino al piano, ma senza accumulo, sulle pianure del nord. Neve a bassa quota sull’appennino settentrionale ed a quote di alta collina su quello centro-meridionale. Piogge e temporali interesseranno in maniera diretta la Calabria, la Sicilia. Le temperature risulteranno molto basse, tanto che in alcune zone saranno al di sotto della media del periodo, avendo una differenza dalla temperatura odierna, martedì 17 novembre, anche di 15°/18°.
La controprova dell’irruzione massiccia di aria polare ci giunge dalla mappa dell’altezza geopotenziale relativa alle ore 07:00 di lunedì 23 novembre. Le isoterme alla quota di 1400 metri, saranno ampiamente sotto lo zero ( valori di -4°/-6°) al nord ed oscilleranno intorno allo zero, o qualche grado in meno, al centro sud.
Località | T°C |
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Località | T°C |
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