L’aria fredda s’è messa in moto, ormai è pronta ad irrompere. Nel giro di 48 ore percorrerà le migliaia di chilometri che dall’Artico conducono fin nel cuore del Mediterraneo. Il tutto sarà accompagnato con l’imponente struttura depressionaria che dalla Scandinavia si estenderà alle Alpi. Si creerà quello che in gergo definiamo “gradiente barico”tra i settori sudoccidentali del Continente e le restanti zone. In pratica il gradiente barico è sinonimo di vento, e in questo caso di un forte vento da ovest- nord/ovest che interesserà particolarmente le regioni tirreniche.
Vento che irromperà con foga, anche troppa, un po’ dappertutto. La mappa sottostante è riferita alla mattinata di sabato quando avremo i venti più forti sul settore tirrenico. Le velocità maggiori potranno andare oltre i 120 km/h e si registreranno sui crinali alpini occidentali e appenninici marchigiani. Non si scherzerà neppure sulle altre aree alpine, appenniniche e in Sardegna, dove in diversi luoghi si raggiungeranno punte di 80/90, anche 100 km/h. Insomma, occorrerà ancorare per bene i piedi al suolo e prestare massima attenzione.
I forti venti saranno ovviamente accompagnati da mari molto mossi, dove le onde saranno anche di 4-5 m nel Tirreno meridionale e al largo del golfo del Leone. Risulteranno altrettanto mossi gli altri mari; nel Canale di Sicilia si toccheranno i 2.5 m, mentre nell’Adriatico non si andrà oltre i 3 m d’onda.
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