Neve Appennino: finalmente è tornata…e si replica!

In questi giorni la neve ha fatto parlare di se lungo tutto l’arco Alpino grazie alle correnti sciroccali che a più riprese hanno causato forti precipitazioni con accumuli molto consistenti. Una situazione del genere è decisamente più frequente in autunno, ma nell’inverno in corso la mezza stagione ha voluto fare qualche straordinario. L’Appennino, catena montuosa più bassa e dal microclima meno favorevole a nevicate da avvezione calda, finora è stato quasi sempre a guardare ricevendo pochissimi apporti nevosi e spesso relegati a quote elevate.

Per fortuna da oggi si cambia regime: il fulcro del maltempo si sposta al Centro-sud, i venti girano tra nord e nord-ovest e in coda alla perturbazione c’è un po’ d’aria fresca di origine Atlantica in arrivo da ovest. Le prime nevicate post-frontali hanno raggiunto l’Appennino nella giornata odierna e, come mostrano le immagini, sono diverse le zone imbiancate fino a 1200-1400 m di quota.

In settimana si replica. Da giovedì 23 una nuova perturbazione, seguendo una traiettoria nord-occidentale, raggiungerà il nostro Paese scavando una tipica bassa pressione ad occhiale (depressione che abbraccia golfo Ligure e medio-alto Adriatico) nella giornata di venerdì. Con tale configurazione c’è da attendersi un maggiore afflusso di aria fredda nord Atlantica, la quale si getterà molto rapidamente dalla valle del Rodano verso le nostre regioni centro-meridionali.

Le due immagini sopra mostrano gli accumuli nevosi previsti sabato 25 e domenica 26 gennaio dal nostro modello. Essendo i due fronti freddi molto veloci c’è da attendersi una maggiore conservazione dell’aria fredda; di conseguenza i rovesci in arrivo dal Tirreno porteranno un costante calo della quota neve, con possibilità di vedere imbiancate anche l’alte colline entro la giornata di domenica.

Seguite dunque l’evolversi della situazione, l’inverno inizia a farsi interessante seguendo il suo corso naturale!