Neanche il tempo di tirare fuori i vestiti invernali che l’atmosfera ci ripensa. Dopo una breve incursione di aria fredda, che non è riuscita comunque a compensare la pesante anomalia calda che ci portiamo dietro ormai da settimane, all’orizzonte compare nuovamente l’alta pressione delle Azzorre.
Dobbiamo confessare che, ad una prima analisi dei modelli, non credevamo ai nostri occhi: dopo settimane anomale caratterizzate da un’alta pressione ben salda su gran parte d’Europa, ci saremmo aspettati tutto meno che una replica. Ed invece sembra proprio che le dinamiche atmosferiche si stiano nuovamente orientando verso uno scenario di tipo “primaverile”. La figura sottostante permette di avere un’idea sulla circolazione in alta quota prevista dai modelli per l’inizio del mese di dicembre. Lo spostamento della corrente a getto verso nord con molta probabilità condizionerà l’avanzamento dell’alta pressione sul Mediterraneo e occidentale e sul centro Europa.
Sappiamo che in queste condizioni le perturbazioni in arrivo dall’Atlantico vengono deviate verso i paesi scandinavi e causano qualche disturbo solo al nord Europa.
Tuttavia, la maggior parte dei modelli, nonostante si parli di alta pressione (solitamente associata a poca incertezza previsionale), fatica ancora ad individuare la zona di influenza dell’anticiclone. A testimonianza di queste incertezza si possono considerare, ad esempio, i vari scenari previsionali dei modelli di ensemble (linee colorate nella figura sottostante) relativi alla stessa variabile: l’altezza di geopotenziale a 500 hPa, in poche parole una stima dei venti a circa 5 km di quota. A fronte di una crescita media dei valori (pannello in basso a sinistra), vi è ancora molta incertezza sul posizionamento dell’alta pressione, come ben evidenziato dalla dispersione delle linee colorate.
Un po’ meno incertezza riguarda il campo delle temperature che sembrano trovarsi sulla soglia di un nuovo, ennesimo, anomalo riscaldamento. I modelli di ensemble, pur con scenari tra loro differenti, individuano all’unanimità un aumento delle temperature che coinvolgerà sia le regioni del nord che quelle del sud, come mostrato nell’immagine sottostante. Secondo quanto indicato da queste prime proiezioni, la temperatura in quota potrebbe superare anche di 5 gradi la media trentennale di riferimento. Tutto meno che gli scenari “polari” previsti da molti mesi fa.
Non resta quindi che attendere le prossime emissioni modellistiche per avere un’idea più precisa sull’evoluzione del primo mese invernale.
Località | T°C |
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Siracusa | 25° |
Catania | 24° |
Palermo | 23° |
Oristano | 23° |
Taranto | 23° |
Sassari | 23° |
Foggia | 23° |
Lecce | 23° |
Matera | 23° |
Agrigento | 22° |
Località | T°C |
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Belluno | 13° |
Biella | 14° |
Aosta | 15° |
Cuneo | 15° |
Varese | 15° |
Sondrio | 16° |
Lecco | 16° |
Bergamo | 16° |
Como | 16° |
Trento | 16° |