Nuova perturbazione, nuova alta pressione…

Abbiamo sottolineato a più riprese l’anomalia che interessa il nostro paese da molte settimane, caratterizzata principalmente dalla reiterata presenza di un campo di alta pressione di stampo tipicamente primaverile o estivo. Nonostante le temperature siano ormai ritornate su valori più o meno consoni al periodo, grazie soprattutto alle inversioni termiche presenti in pianura e nelle vallate alpine, il deficit di precipitazioni ha compromesso l’innevamento alpino e la circolazione dei principali corsi d’acqua.

Come indiretta conseguenza della continua presenza di un campo di alta pressione, a latitudini più settentrionali la situazione continua a mantenersi “tempestosa”. Dato che l’aria fredda è costretta a rimanere vicino al polo, le oscillazioni dei venti in alta atmosfera finiscono per creare perturbazioni che si sfogano solo oltre il 60° parallelo.

Proprio nelle ultime ore si sta formando in Atlantico una nuova perturbazione, ben visibile nelle immagini satellitari, che mostra i segni caratteristici delle basse pressioni associate alle nostre latitudini. L’immagine in falsi colori riportata di seguito permette di riconoscere la discesa di aria fredda e secca dagli alti livelli atmosferici, evidenziata da tonalità scure e da basse altezze della tropopausa (linee viola).

Immagine satellitare nel canale del vapore acqueo, altezza della tropopausa (linee viola) e pressione al suolo (linee nere)

Immagine satellitare nel canale del vapore acqueo, altezza della tropopausa (linee viola) e pressione al suolo (linee nere)

A questa nuova bassa pressione sono associati anche forti venti che nella nottata hanno interessato il comparto Atlantico. Il satellite della NOAA ha misurato in superficie valori oltre i 45-50 nodi, ovvero intorno agli 80-90 km/h, come mostrato nell’immagine sottostante.

Venti in superficie calcolati dallo strumento ASCAT

Venti in superficie calcolati dallo strumento ASCAT

Dunque, peggioramento in arrivo anche per noi? 

Purtroppo no. A questa nuova perturbazione sarà associata un’ennesima risalita dell’alta pressione, come mostrato nell’immagine sottostante, che porterà ancora stabilità, nebbie ed assenza di precipitazioni. Ci troveremo quindi di fronte all’esasperazione di una situazione anomala che insiste ormai da troppo tempo e che sembra non avere fine, a differenza delle notizie riportate da molti siti tempo fa e che vedevano già possibilità di nevicate…

Altezza di geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo previsti per il 16 dicembre

Altezza di geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo previsti per il 16 dicembre

Articolo di Guido Cioni del 13 Dicembre 2015 alle ore 16:14

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