Ci siamo. Dopo oltre un mese di alta pressione, interrotta solo da qualche breve disturbo di passaggio, il tempo sta per cambiare. Una colata di aria fredda proveniente dall’Europa orientale favorirà l’arrivo di qualche spiffero freddo che, interagendo con aria più calda ed umida proveniente dal Mediterraneo, darà vita a quelle precipitazioni che mancano ormai da troppo tempo.
Nonostante il marginale interessamento della nostra penisola, il calo termico previsto in quota sarà sufficiente per produrre precipitazioni nevose a quote collinari e, localmente, anche in pianura. Nella mappa sottostante è possibile identificare con chiarezza la discesa di aria fredda bloccata sui Balcani, e le incursioni in arrivo sul nostro paese, con valori della temperatura a 1.5 km di quota compresi tra 0 e -3°C. A rischio di essere pedanti ci teniamo a sottolineare che non si tratta di valori eccezionali ma solo della normalità invernale!
Nella giornata di domenica un vortice di bassa pressione aiuterà a redistribuire questa aria fredda dapprima su tutte le regioni del centro-nord per poi spostarsi anche verso sud in serata. Come conseguenza avremo quindi un richiamo di aria calda da sud che andrà ad interagire con quella fredda, provocando piogge e nevicate che sulle regioni meridionali si manterranno a quote più alte.
Certo, non si tratta del peggioramento invernale per antonomasia ma, dato il periodo che stiamo vivendo, non possiamo che ringraziare mille volte l’atmosfera. Le nevicate previste sull’arco Alpino e sugli Appennini daranno finalmente respiro agli operatori turistici, messi in crisi da questo periodo siccitoso.
La mappa sottostante fornisce solo una stima degli accumuli totalizzati da oggi fino al prossimo lunedì. Da notare che, secondo questa previsione, nella giornata di sabato la neve farà capolino anche sulle pianure del nord-ovest. Tuttavia, vista l’incertezza associata al movimento della massa d’aria fredda, ci teniamo a precisare come questa neve potrebbe facilmente tramutarsi in pioggia. Per quanto riguarda invece la quota di montagna la precisione è maggiore, dato che la quota neve dovrebbe mantenersi abbastanza bassa. La zona più colpita sembra quella delle alpi occidentali, con quantitativi previsti localmente fino ad 1 metro e mediamente sui 40-50 cm. Solo una spolverata sulle alpi orientali, dove gli accumuli sono previsti variare tra i 5 ed i 15 cm. Sull’appennino tosco-emiliano vi sono buone probabilità di rimpinguare il manto nevoso, con valori compresi tra i 15 ed i 30 cm.
Insomma, finalmente si cambia!
Località | T°C |
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Sassari | 28° |
Oristano | 28° |
Nuoro | 26° |
Palermo | 26° |
Foggia | 25° |
Trapani | 24° |
Agrigento | 24° |
Siracusa | 24° |
Ragusa | 24° |
Benevento | 24° |
Località | T°C |
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Cuneo | 11° |
Asti | 12° |
Alessandria | 12° |
Vercelli | 12° |
Novara | 13° |
Biella | 13° |
Torino | 13° |
Pavia | 14° |
Varese | 14° |
Milano | 14° |