La prima settimana invernale si prepara a farci visita. Analisi della situazione.

In questo breve articolo vogliamo tracciare i lineamenti generali delle perturbazioni che colpiranno l’Italia a partire dalla prossima settimana. Dobbiamo ammettere che, nella miriade di articoli comparsi su internet, è difficile identificare una linea comune, dato che ognuno descrive la situazione in modo diverso. Inoltre, abbondano già le previsioni che vedono città imbiancate a settimane di distanza, nonostante sia ancora troppo presto per fare una previsione affidabile. Nell’attesa di ricevere gli ultimi aggiornamenti dai modelli, preferiamo andare alla scoperta della dinamica sinottica Europea che porterà questo peggioramento invernale, prima di dare una previsione a livello locale per le città Italiane. Ci teniamo a sottolineare, a scanso di equivoci, che non siamo di fronte ad alcuna epocale ondata di gelo, come quella che ha colpito (e sta ancora colpendo) gli Stati Uniti. Piuttosto la prossima settimana rappresenterà un tentativo, da parte dell’inverno Europeo, di ritornare entro valori consoni al periodo, correggendo la rotta intrapresa nei mesi di Dicembre e Gennaio.

La situazione

Situazione sinottica Europea

Situazione sinottica Europea

I protagonisti della scena Europea sono da una parte l’Alta pressione Russo-Scandinava, associata a temperature molto basse che stanno colpendo la Germania in queste ore, e dall’altra l’aria calda e stabile Azzorriana, che staziona da giorni in pieno Atlantico. Nello stretto corridoio di venti che si innesta tra questi due “giganti” barici stanno per susseguirsi una serie di perturbazioni Artiche Marittime di estrazione Groenlandese.  Il centro di bassa pressione che si trova a Ovest dell’Islanda fornirà il serbatoio di aria fredda che, nella discesa verso il Mediterraneo, si caricherà di umidità.

L’evoluzione

La prima discesa di aria fredda è prevista tra la sera del 27 gennaio e la mattina del giorno seguente. Un primo impulso di aria Artica marittima formerà un minimo nel golfo di Genova, che richiamerà aria umida da Ovest causando neve su Appennini e sulla parte orientale delle Alpi.

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Un progressivo abbassamento delle temperature fornirà terreno fertile per il secondo impulso di aria artica, che porterà instabilità a partire dalle ore 12-13 del 29 gennaio. In seguito le precipitazioni tenderanno a cessare mentre l’afflusso di aria mite da Sud farà risalire le temperature, soprattutto nel versante Adriatico-Romagnolo. Il periodo più interessante per lo sviluppo di nevicate sembrano quindi essere i due giorni del 28 e 29 Gennaio.

Prossimamente analizzeremo la situazione nel dettaglio e cercheremo di formulare una previsione per le principali città che potranno vedere qualche fiocco.

Articolo di Guido Cioni del 25 Gennaio 2014 alle ore 18:16

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