Ancora pochi giorni freddi poi ci sarà il ritorno dell’Alta pressione che oramai si intravede da lontano. Una nuova debole irruzione artica intesserà il nostro paese in questi giorni, ma gli effetti saranno molto inferiori alla precedente. Si potranno avere nuove deboli nevicate sul versante adriatico dell’Appennino. Il cuscino di aria fredda nelle valli e soprattutto in pianura Padana si rafforzerà.
Si respirerà poi aria mite dell’anticiclone subtropicale. Già dal 24 gennaio avanzerà in modo imperioso un promontorio mite subtropicale, che possiamo vedere ben apprestano nella mappa sinottica GFS a 500 hPa. Più che di anticiclone delle Azzorre, è più corretto quindi parlare di onda subtropicale, perché il vero anticiclone delle Azzorre rimarrà più a ovest, separato dall’Europa da una lacuna barica atlantica. Le temperature subiranno ovunque un sensibile rialzo termico, tranne che nelle valli più chiuse e in Pianura Padana, dove si ripresenterà l’invenzione termica.
A lungo termine si ha una grande incertezza modellistica. Dal 26 gennaio infatti i modelli non trovano ancora la stessa soluzione. Che questa sia una fase molto dinamica è indubbio. Queste fasi indicano che la capacità di analisi e previsioni dei modelli matematici è bassa, in quanto vi sono condizioni di forte disturbo. Stamattina vi era la possibilità che già dal 26/27 gennaio le perturbazioni nord-atlantiche possano ripresentarsi in Italia, riportando piogge e neve in modo più diffuso e ponendo fine alla siccità del Nord.
Località | T°C |
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Sassari | 23° |
Matera | 23° |
Taranto | 23° |
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Località | T°C |
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